Naufragio Canale Sicilia, circa 700 migranti morti: la più grande tragedia di sempre

 

ROMA – Nuova tragedia del mare nel Canale di Sicilia: la mattina di domenica 19 aprile, un peschereccio con a bordo circa 700 migranti si è capovolto a circa 60 miglia a nord della Libia. Se questi numeri verranno confermati, si tratta della più grave tragedia di sempre avvenuta da quando questa vera e propria tratta di uomini è cominciata e in generale nella storia dell’emigrazione. Un mercantile dirottato nella zona ha recuperato solo 28 superstiti e già i primi 24 corpi senza vita (anche se il numero dei corpi recuperati è in continuo aggiornamento) per cui si teme che il bilancio del naufragio sia di poco meno di 700 vittime.

Dal peschereccio lungo circa 30 metri, era stata lanciata una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera poiché era stato riferito che l’unità aveva difficoltà di navigazione. La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha dirottato subito sul posto un mercantile portoghese, che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà ha visto il peschereccio capovolgersi. Sono iniziate frenetiche operazioni di soccorso che hanno consentito di recuperare solo 28 persone finite in mare.

E’ verosimile che, alla vista del mercantile King Jacob, i migranti si siano portati tutti su un lato del peschereccio facendolo capovolgere. Nella zona sono stati dirottati numerosi altri mezzi che sono ora impegnati nelle ricerche di eventuali altri superstiti. L’imponente operazione di soccorso tra le 60 e le 70 miglia a nord della Libia è coordinata dal centro nazionale soccorsi della Guardia Costiera ed è composta da 17 unità. Vi partecipano unità navali e aeree della stessa Guardia costiera, mercantili che sono stati dirottati in zona e mezzi aerei e navali della marina militare e della guardia di finanza impegnati nell’operazione Triton dell’agenzia Frontex. Vi sono, infine, mezzi navali di Malta e numerosi mercantili dirottati nell’area. Alle ricerche partecipano anche diversi mezzi aerei che stanno sorvolando l’area.

Sul luogo del naufragio è arrivata in tempi rapidissimi anche la nave Gregoretti della Guardia costiera. Nonostante i migranti di solito non sappiano nuotare, vista l’alta temperatura dell’acqua ( 17 gradi), i soccorritori non disperano di potere recuperare altri profughi ancora in vita qualora qualcuno sia riuscito ad aggrapparsi ad oggetti galleggianti. Al momento, i 24 corpi senza vita e i 28 superstiti si trovano a bordo della Gregoretti e verranno portati al porto di Catania.  I superstiti e i corpi saranno portati a Catania.

Matteo Renzi, dopo essere rientrato a Roma ha convocato a Palazzo Chigi alle ore 17 i ministri Gentiloni, Alfano, Pinotti, Delrio e il sottosegretario Minniti per un incontro di emergenza. Il premier ha anche chiamato il presidente francese François Hollande ed ha ottenuto l’appoggio dalla Francia che ha chiesto una riunione d’emergenza dei ministri degli esteri degli Interi e degli Esteri.

Immediata la reazione di Salvini, uno dei primi politici a parlare, che ha attaccato le politiche del governo e ha chiesto un blocco navale.  Pd e Fi lo hanno criticato e Lorenzo Guerini del Pd ha definito il leader leghista “sciacallo“. Anche il Papa, durante l’angelus ha parlato della tragedia: “Comunità internazionale agisca con decisione, sono fratelli che scappano alla ricerca della felicità”.

 

 

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