Nepal. Turista spagnolo, sciacallaggio contro europei ad aeroporto

L' aeroporto di Kathmandu
L’ aeroporto di Kathmandu

INDIA, NEW DELHI – Un turista spagnolo sopravissuto al terremoto in Nepal, Jonathan Herranz, ha denunciato ai media di Madrid una serie di episodi di sciacallaggio ai danni di europei all’aeroporto di Kathmandu, dove indiani e cinesi verrebbero trattati decisamente meglio dai responsabili locali.

“Siamo rimasti 50 ore sulle piste dell’aeroporto di Kathmandu, all’addiaccio, senza acqua, senza servizi igienici, sotto la pioggia e con un freddo intenso – racconta – Vendevano bottiglie d’acqua a 10 dollari l’una. Ci hanno derubato e non potevamo uscire dal recinto, perché ci chiedevano di pagare di nuovo il visto. Ci hanno trattato come cani, il governo del Nepal è la peggiore scoria del mondo”.

Herraz ha spiegato che all’aeroporto gli europei sono stati separati dagli indiani e dai cinesi, “che hanno avuto priorità nell’assistenza e nella somministrazione di acqua e di generi di prima necessità”.

Complessivamente sono 127 gli spagnoli, in gran parte turisti, evacuati dal Nepal a New Delhi su due voli, uno commerciale e il secondo delle Forze Armate spagnole, e ricevuti nella capitale indiana dal ministro degli esteri, José Manuel Garcia-Margallo. Fra gli spagnoli, gli unici europei finora evacuati da Kathmandu, secondo le fonti, non c’è nessun ferito nel sisma che ha provocato in Nepal oltre diecimila vittime.

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