Trasporti bloccati, quartieri sgomberati, simulazioni: New York si prepara a Irene

NEW YORK – Trasporti bloccati, interi quartieri evacuati, simulazioni in caso di inondazioni: New York si prepara a fronteggiare l’uragano Irene, col timore che possa mettere in ginocchio la città.

Irene ha raggiunto le coste del North Carolina e il suo arrivo nella Grande Mela è previsto tra la sera del 27 agosto e la mattina del 28. Il presidente Barack Obama ha approvato la richiesta dello stato d’emergenza per lo stato di New York: questo vuol dire che in caso di catastrofe i newyorchesi potranno usufruire degli aiuti federali. Stando a quanto scrive il New York Times, Obama avrebbe preso questa decisione dopo le insistenti richieste del governatore Andrew Cuomo.

Nel frattempo proseguono le operazioni logistiche delle autorità newyorchesi per non far trovare la città impreparata. Potrebbe trattarsi di un evento storico, così come lo ha definito anche Obama: sono oltre 50 anni infatti che la città non ha a che fare con una tempesta di tale portata.

Evacuazione. Innanzitutto c’è l’ordine di evacuazione di intere zone ordinato dal sindaco Michael Bloomberg. All’ordinanza sono interessati, scrive il New York Times, 370 mila abitanti (altre fonti parlano di 250 mila). Le zone interessate sono le aree costiere Battery Park a Manhattan, Coney Island a Brooklyn e Far Rockawway nel Queens.

Lo sfollamento comincerà alle 16 del 27 agosto (in Italia saranno le 20).

Simulazioni Diverse zone di New York, compresa la popolatissima Lower Manhattan, potrebbero essere sommerse tra i due e i tre metri d’acqua. In attesa di capire come si muovera’ Irene, il National Hurricane Center ha presentato una sorta di simulazione per capire i possibili danni che il passaggio dell’uragano Irene potrebbe causare alla Grande Mela.

Lo scenario peggiore prevede un innalzamento del livello dell’acqua che nelle zone vicine al mare di New York potrebbe variare tra i 6 e i 12 piedi, cioè tra il metro e ottanta centimetri e i tre metri e mezzo.

Ancora peggio potrebbe andare all’aeroporto di Jfk, dove in seguito all’alluvione, l’acqua potrebbe salire tra sabato 27 e domenica 28 addirittura di 20 piedi, cioè oltre sei metri, provocando danni impressionanti a tutto lo scalo.

Aeroporti chiusi Gli aeroporti di New York e del New Jersey, cioè Jfk, La Guardia e Newark, saranno praticamente chiusi a partire dall’ora di pranzo del 27 agosto. A partire dalle 12 ora locale (le 18 in Italia) non saranno più autorizzati atterraggi.

Anche Alitalia ha comunicato che i voli dall’Italia per New York e Boston sono sospesi almeno fino al 28 agosto.

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