Jeffrey Toobin è stato sospeso dal New Yorker con l’accusa di essersi toccato durante una diretta su Zoom.
Jeffrey Toobin è stato sospeso dal New Yorker con l’accusa di essersi toccato le parti intime durante una diretta su Zoom.
Toobin scriveva da 25 anni per il prestigioso quotidiano statunitense. Ma non solo, era anche analista legale della Cnn. Parliamo al passato perché Toobin è stato costretto a prendersi un periodo di aspettativa.
La notizia è stata diffusa in anteprima dal magazine Vice, poi è stata ripresa da diversi media compreso il quotidiano italiano La Repubblica.
Ad ogni modo, la notizia ora è ufficiale visto che è stata resa nota anche dal portavoce del New Yorker Natalie Raab:
“Jeffrey Toobin è stato sospeso in attesa di ulteriori verifiche su quanto accaduto”
Stando a quanto riportato da Repubblica in un articolo a firma di Raffaella Scuderi, il direttore del New Yorker, David Remnick, avrebbe mandato una mail a tutti i suoi dipendenti:
“Cari tutti, come avrete letto, uno dei nostri scrittori Jeff Toobin è stato sospeso dopo un incidente su Zoom la scorsa settimana. Vi prego di prendere queste questioni molto seriamente”.
Cosa è successo
Toobin ha partecipato ad una importante riunione di redazione del New Yorker che si è tenuta su Zoom per le restrizioni legate alla pandemia da coronavirus.
Il tema di questa riunione erano le elezioni presidenziali statunitense. I redattori le hanno simulate dividendoli tra democratici e repubblicani.
Dopo un dibattito, la riunione è stata sospesa per alcuni minuti perché le parti (democratici e repubblicani) dovevano riunirsi in solitaria.
Durante questa pausa, Toobin avrebbe avviato una seconda video chiamata ed avrebbe iniziato a toccarsi le parti intime.
Toobin non si sarebbe accorto di essere rimasto connesso anche alla riunione di redazione così quando è ricominciata lui sarebbe apparso tranquillo come se nulla fosse accaduto (fonti The New Yorker, La Repubblica e Vice).