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Nizza, Avignone, Gedda: jihad anti Francia. Campagna Erdogan ottiene primi risultati

di Alessandro Avico |29 Ottobre 2020 14:27

Decapitate i francesi infedeli. Col boicottaggio, la maledizione, il coltello (La copertina di Charlie Hebdo che ha scatenato le proteste di Erdogan)

Jihad anti Francia con attacchi a Nizza, Avignone e al consolato francese a Gedda. La campagna del premier turco Erdogan ottiene i primi risultati.

“La Francia di Macron odia l’Islam, vuole nuove Crociate”, sono bastate meno di 24 ore dalle parole di Erdogan per scatenare una jihad anti Francia. Questa mattina quattro attacchi proprio contro la Francia. Uno a Nizza con tre morti e una donna decapitata. Uno tentato ad Avignone con un uomo armato di coltello ucciso dalla polizia. Uno al consolato francese di Gedda, con una guardia ferita. Un uomo poi è stato arrestato a Lione perché minacciava i passanti con un coltello. 

Segnale che la campagna messa in atto da Erdogan contro la Francia ha già dato i primi risultati. “La Francia e l’Europa non meritano politici come Macron e quelli che condividono la sua mentalità, che non fanno altro che seminare odio e vorrebbero rilanciare le Crociate”, le parole di Erdogan ieri. Parole che in meno di un giorno hanno già di fatto scatenato gli attentatori.

“La cancelliera Merkel non ha saputo spiegarmi perché 100-150 poliziotti si siano introdotti nella moschea Mevlana di Berlino all’ora della preghiera all’alba”, mentre “il nostro Paese conta 435 chiese e sinagoghe, che sono sotto la protezione dello stato”, ha aggiunto il leader di Ankara. “Noi non abbiamo mai ostacolato il culto di nessuno, né lo faremo”, ha concluso Erdogan. Un messaggio che ha avuto subito effetti collaterali sanguinosi.

Nizza, Avignone, Gedda: scatenato il sangue

A Nizza questa mattina un uomo è entrato nella cattedrale di Notre Dame e ha ucciso tre persone. Prima il guardiano della chiesa, poi ha ferito una donna che è morta poco dopo e infine ha decapitato un’altra donna. Tre morti e diversi feriti il bilancio finale.

E’ andata meglio ad Avignone, dove un uomo armato di coltello è stato ucciso dalla polizia francese prima che facesse morti e feriti. A Gedda invece, in Arabia Saudita, un uomo ha fatto sangue nel consolato francese, ferendo una guardia prima di essere fermato. Tre attacchi, quattro morti, tanto sangue dopo le parole di Erdogan. Non può essere un caso che si sia scatenata in un giorno jihad anti Francia.

La vignetta di Charlie Hebdo contro Erdogan

Il nuovo obiettivo della satira di Charlie Hebdo diventa il presidente turco, che da giorni capeggia una furiosa campagna internazionale contro le caricature del profeta, ripubblicate dalla rivista francese e ritenute “blasfeme” dal mondo musulmano.

La risposta è arrivata mettendo alla berlina nella nuova copertina il leader di Ankara. Una vignetta in cui Erdogan compare sul divano in maglietta e mutande, con una lattina in mano, mentre solleva il chador di una donna che trasporta due calici di vino, scoprendole il fondoschiena. Quindi l’esclamazione: “Ouuuh! Il Profeta!”.

Una provocazione che ha subito scatenato l’ira della Turchia, che si è detta pronta a intraprendere “le necessarie azioni giudiziarie e diplomatiche”. “Non ho neppure guardato questa caricatura, perché mi rifiuto di dare importanza, anche solo per curiosità, a queste pubblicazioni immorali. Non c’è nulla da dire su queste canaglie”, ha tuonato Erdogan in diretta tv.

Da Charlie Hebdo quindi è partita la campagna di Erdogan contro la Francia che semina odio e rivuole le Crociate. Ma per adesso l’unica Crociata e l’unico sangue versato è proprio quello dei francesi… (Fonti Ansa, Charlie Hebdo e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).

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