PYONGYANG – A finanziare le armi nucleari di Kim Jong-un, sarebbe anche la vendita di liquori di contrabbando. I nord coreani che lavorano nei Paesi musulmani, vendono un super alcolico ad altri lavoratori e Kim Jong-un rastrella i profitti, che ammontano a 75 milioni di dollari l’anno, un guadagno che tuttavia ora si sta esaurendo, scrive il Daily Star.
Kuwait e Qatar, infatti, stanno riducendo le forze lavoro nordcoreane. Un lavoratore indiano nel Kuwait ha detto: “I lavoratori nordcoreani sono arrabbiati poiché sono stati rispediti a casa”. La Corea del Nord, dalla metà degli anni ’90, ha inviato manodopera nei cantieri dei Paesi del Golfo, per guadagnare denaro utile al programma nucleare e per riempire il portafoglio del dittatore, osserva il Daily Star.
In Malesia, nel frattempo, Siti Aisyah, 25 anni e Doan Thi Huong, 28 anni, accusate di aver assassinato all’aeroporto di Kuala Lumpur, il fratellastro di Kim con un gas nervino, in tribunale si sono dichiarate colpevoli.