Nucleare Iran, Salehi: “In funzione centrale Bushehr”

La centrale nucleare iraniana di Bushehr e’ entrata in funzione: lo ha annunciato capo dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana, Ali Akbar Salehi.

”Senza propaganda nè pubblicità, abbiamo finito di installare tutte le barre di combustibile e chiuso la calotta del reattore. Ora stiamo aspettando che l’acqua nel cuore del reattore si riscaldi poco a poco”, ha dichiarato Salehi, citato da diversi media.

”Speriamo di collegare la centrale alla rete elettrica nazionale entro un paio di mesi”, ha aggiunto. La centrale di Bushehr costituisce il cuore del controverso programma nucleare iraniano, che i Paesi occidentali ritengono nascondere un programma segreto di armamento nucleare.

La centrale di Bushehr, che Teheran ha annunciato aver avviato oggi, nella speranza di collegarla alla rete elettrica entro un paio di mesi, e’ il primo impianto nucleare che l’Iran ha deciso di costruire, avvalendosi dell’assistenza di Mosca. La centrale si trova 700 chilometri a sud di Teheran, sulla costa del Golfo Persico. Il progetto fu avviato negli anni Settanta dalle imprese tedesche Siemens e Aeg-Telefunken. I lavori, interrotti durante la rivoluzione islamica del 1979, sono ripartiti nel 1995 dopo la firma di un contratto con la Russia del valore iniziale di 800 milioni di dollari. Mosca si e’ impegnata a realizzare un reattore da 1.000 megawatt.

La fornitura di uranio arricchito per alimentare la centrale e il suo avvio erano stati piu’ volte rinviati negli anni scorsi da Mosca, che aveva giustificato i ritardi con problemi tecnici o con mancati pagamenti da parte di Teheran. Diversi osservatori hanno interpretato invece il ritardo come un risultato delle pressioni degli Usa, che accusano la Repubblica islamica di perseguire un programma nucleare militare. La consegna dell’uranio arricchito russo e’ comunque stata effettuata fra il 2007 e il 2008, con l’impegno dell’Iran a restituirlo una volta utilizzato per impedire che possa essere impiegato per la costruzione di ordigni nucleari. Teheran ha annunciato di volersi dotare entro un ventennio di un numero di centrali nucleari sufficiente a produrre 20.000 Megawatt di energia elettrica.

La mappa dei siti nucleari in Iran. Ecco una mappa del nucleare in Iran, secondo fonti giornalistiche e dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). – MINIERE DI URANIO: Una a SAGHAND vicino alla citta’ di Yazd, nel deserto dell’Iran centrale. Si estrae minerale molto ricco di uranio. Il minerale, macinato, diventa ossido di uranio giallo chiamato ”yellowcake”. – CONVERSIONE: Un impianto si trova a ISFAHAN. Trasforma lo yellowcake in gas, esafluoride di uranio (UF6). Il gas e’ destinato ad essere immesso per l’arricchimento in centrifughe supersoniche messe in serie, o a cascata. – ARRICCHIMENTO: a NATANTZ, circa 200 chilometri a sud di Teheran c’e’ un impianto in grado di ospitare fino a 50 mila centrifughe. A QOM c’e’ un impianto ancora in costruzione. Sarebbe situato all’interno di una montagna, secondo fonti di intelligence Usa. Secondo queste ultime, l’impianto, che potrebbe ospitare 3.000 nuove centrifughe, avrebbe le ”dimensioni giuste” per un uso militare. – CENTRALI NUCLEARI: La centrale di Bushehr, il primo impianto nucleare iraniano, e’ stata avviata oggi. Il progetto, sul Golfo Persico, fu avviato negli anni Settanta, ai tempi dello Scia’, con l’aiuto delle imprese tedesche Siemens e Aeg-Telefunken. Dal 1995 sono ripartiti i lavori con l’appoggio della Russia. La messa in funzione era stata rinviata di diversi anni. – REATTORE AD ACQUA PESANTE: ad ARAK, circa 250 km a sud di Teheran, sorge un reattore sperimentale, visitato da ispettori dell’Aiea. Il progetto preoccupa Usa, Ue e l’Aiea in quanto potrebbe essere sfruttato per la costruzione della bomba atomica.

Gli Usa lanciano l’allarme: Teheran sta preparando l’atomica. Secondo il capo di stato maggiore interforze statunitense, amm. Mike Mullen, l’Iran e’ sulla via di procurarsi armi atomiche con il suo programma nucleare, pertanto gli Stati Uniti dovrebbero adottare un approccio ”realistico” nei confronti di Teheran. ”Credo sempre che sia importante concentrarsi sul dialogo, concentrarsi sul confronto, ma occorre farlo con un atteggiamento realistico, avendo presente se l’Iran dice la verita’, si confronta o fa qualcosa”, ha detto Mullen in un’intervista alla Cnn.

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