Nuova Zelanda, attentati in due moschee a Christchurch: 49 morti. Presi 4 autori “estremisti di destra”

Nuova Zelanda, attentati in due moschee a Christchurch: 40 morti. Presi 4 autori "estremisti di destra"
Nuova Zelanda, attentati in due moschee a Christchurch: 40 morti. Presi 4 autori “estremisti di destra” (Foto Ansa)

MILANO – Attentati anti-islamici in Nuova Zelanda. Un commando di quattro persone, tra uomini e una donna, ha colpito le moschee di Al Noor e Linwood a Christchurch durante la preghiera del venerdì il 15 marzo. Le vittime sono 49, i feriti, secondo quanto scrive il New Zealand Herald, sarebbero diverse decine. Si tratta del peggior attacco terroristico sul suolo neozelandese.

I quattro attentatori sono stati arrestati: su uno dei loro fucili era scritto il nome di Luca Traini, l’autore del blitz xenofobo di Macerata. Uno dei quattro killer è un cittadino australiano definito dal premier di Canberra Scott Morrison “un estremista di destra” e “un violento terrorista”.

Poco prima della strage era stato pubblicato sui social, presumibilmente da uno degli attentatori, un manifesto “anti-immigrati e anti-musulmani” di 87 pagine. Il commissario di polizia neozelandese, Mike Bush, durante una conferenza stampa, ha detto che sono state rinvenute auto con esplosivi nel centro della città dove era in corso la manifestazione dei giovani studenti per il clima.

La premier neozelandese, Jacinda Ardern, ha parlato chiaramente di “attentato terroristico ben pianificato” e lo ha ha descritto come “un atto di violenza senza precedenti” e “uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda”. Parlando alla nazione la premier ha detto che tra le vittime ci sono rifugiati e migranti. “Loro hanno scelto la Nuova Zelanda come la loro casa ed è la loro casa. Loro sono noi – ha osservato – le persone che hanno compiuto questo atto di violenza non lo sono. Non c’è spazio per loro in Nuova Zelanda”.

“Questo lo si può descrivere solo come un attentato terroristico – ha rimarcato la Ardern – noi rappresentiamo la diversità a la compassione, una casa per coloro che condividono i nostri valori, un rifugio per coloro che ne hanno bisogno. E questi valori non saranno e non potranno venire scossi da questo attacco. Siamo orgogliosamente una nazione con oltre 200 etnie e 160 lingue”.  

Fonti: New Zealand Herald, Agi, YouTube

Gestione cookie