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Nuova Zelanda, nuovo arresto a Christchurch: trovato con munizioni e pacco bomba

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Nuova Zelanda, nuovo arresto a Christchurch: trovato con munizioni e pacco bomba

WELLINGTON (NUOVA ZELANDA) – Un uomo è stato arrestato dopo che sono state trovate munizioni e un pacco con una sospetta bomba in un immobile abbandonato a Christchurch, in Nuova Zelanda, dove il 15 marzo scorso gli attentati a due moschee hanno ucciso 50 persone. Lo ha reso noto la polizia neozelandese, che ha evacuato la zona e disposto una no-fly zone, ricordando che il killer delle moschee venne trovato con armi e due esplosivi artigianali nella sua auto. Gli investigatori non hanno ancora reso noto se ritengono che l’arresto – un uomo di 33 anni – sia collegato all’attentato del 15 marzo. (fonte ANSA)

L’attentato a Christchurch del 15 marzo

L’autore della strage è Brenton Tarrant, australiano bianco di 28 anni: ha rivendicato gli attacchi lasciando un manifesto anti-migranti di 74 pagine in cui ha spiegato chi è e che le sue azioni, che definisce un attacco terroristico, sono “una vendetta contro gli invasori”. Per il massacro ha usato ” cinque armi, di cui due semi-automatiche e due fucili” e “aveva una regolare licenza per il possesso d’armi” , ha spiegato la premier Jacinda Arder, assicurando che le leggi sulle armi in Nuova Zelanda “cambieranno”. Sui caricatori delle sue mitragliatrici, insieme a quelli di altri estremisti, c’era anche il nome di Luca Traini. L’uomo, riporta il New Zealand Herald, ha ripreso la strage in diretta streaming: il video, pubblicato su Facebook, è durato 17 minuti ed è poi stato rimosso dal social network. La premier Jacinda Ardern ha confermato il numero delle vittime parlando di un “attacco terroristico” e ha descritto l’accaduto come “un atto di violenza senza precedenti” e “uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda”.

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