“Occupy Wall Street”, la protesta diventa un marchio

NEW YORK, 1 NOV – La protesta degli americani di Occupy Wall Street sta per diventata un brand. Spille, scarpe, magliette, adesivi con lo slogan delle manifestazioni degli indignati di Zuccotti Park. Solo che a voler registrate il marchio non ci sono solo i manifestanti anti-finanza. 

Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, all’U.S. Patent and Trademark Office, l’ufficio americano dove si registrano i marchi, sono arrivate ben due richieste di registrare il brand “Occupy Wall Street”. Una da parte dei manifestanti, rappresentati dall’avvocato Samuel Cohen. Un’altra da parte della Fer-Eng Investments Llc dell’Arizona.

Non solo. Lo scorso 18 ottobre anche una coppia di Long Island, Diane e Robert Maresca, avevano chiesto di registrare la versione abbreviata del brand, “Occupy Wall St”.

L’ultima parola spetta all’U.S. Patent and Trademark Office che tradizionalmente premia chi presenta per primo la domanda.  La “vittoria” andrebbe quindi ai manifestanti, che hanno depositato la loro richiesta alle 15.54 del 24: tre ore e ventisette minuti prima della Fer-Eng Investments. I Maresca, secondo l’avvocato degli Cohen, “non contano perché vogliono registrare un diminutivo, non il nome originale”.

Dall’U.S. Patent and Trademark Office aggiungono: “Siamo stati inondati di richieste per registrare altri slogan e frasi legati al movimento, da ‘Siamo il 99%’ a ‘Occupy DC2012’ e da ‘Sono l’1%’ a ‘Ho occupato Wall Street’.

Anche perché, oltre a sfruttare a scopi di lucro un logo celebre in tutto il mondo, il vincitore potrà citare per danni chiunque lo utilizzerà illegalmente, ottenendo risarcimenti milionari.

 

 

 

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