L’omicida di Padovese confessa: “Ho avuto una rivelazione e l’ho ucciso”

Monsignor Luigi Padovese

“Ho avuto una rivelazione e l’ho ucciso”, avrebbe detto agli inquirenti l’autista di monsignor Luigi Padovese, assassinato giovedì a Iskenderun, nel Sud della Turchia, con una dichiarazione che sembra fugare in questo modo ogni altro possibile movente. Murat Altun, 26enne secondo l’emittente turca Ntv ha confessato l’omicidio del vicario apostolico ed è stato formalmente incriminato dal tribunale della città.

“Il mio cliente soffre di turbe mentali. Ha confessato tutti i dettagli dell’omicidio”, ha dichiarato il legale del giovane. Secondo il governatore della provincia di Hatay da cui dipende Iskenderun, Mehmet Celalettin Lekesiz, dopo l’autopsia il corpo del vescovo sarà rimpatriato in Italia per le esequie. Una cerimonia funebre è prevista in giornata a Iskenderun.

La Cei ha fatto giungere subito un messaggio di cordoglio, a firma del cardinale Angelo Bagnasco e di monsignor Mariano Crociata, in cui definisce “barbaro assassinio” l’uccisione di Padovese.

“Partecipiamo con profondo cordoglio al lutto della Chiesa cattolica in Turchia, si legge. Mentre deploriamo il barbaro assassinio, ci uniamo al dolore dei fedeli di codesta Chiesa, che ancora una volta viene provata così duramente”.

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