Oxfam, la Ong del peccato: in villa ad Haiti come Caligola! E nei negozi a Londra…

Oxfam , la Ong del peccato: in villa a Haiti come Caligola! E nei negozi a Londra...
Il capo della missione era Roland van Hauwermeiren (foto) un cittadino belga che ha lavorato per la ong per molti anni. Ha ammesso di aver utilizzato delle prostitute in una villa diversa ma negato il coinvolgimento nell’orgia stile Caligola.

LONDRA – Monta lo scandalo Oxfam. E si allarga da Haiti al cuore della Ong, nella stessa Gran Bretagna. Si parla di episodi come le sospette molestie compiute contro una volontaria 14enne da parte di un dipendente adulto in uno dei negozi gestito dall’associazione nel Regno Unito per autofinanziarsi, o come il presunto stupro di una donna da parte di un operatore in Sud Sudan.

Un informatore ha rivelato che la ong ha fatto fronte a molteplici accuse, tra cui presunti abusi di bambini da parte dei volontari. Ed è emerso che Oxfam non aveva effettuato controlli sui precedenti penali di 23.000 volontari che lavorano nei 650 negozi. Il Mail ha visto delle cifre che dimostrano come, in soli nove anni, negli shop siano stati sotto indagine 123 presunti episodi di molestie sessuali.

Helen Evans, ex garante interna per la tutela delle norme di comportamento ha dichiarato di aver implorato alti funzionari, ministri e autorità di regolamentazione di agire in merito alle accuse di abusi sessuali che aveva scoperto. Ha anche rivelato che lo staff di Oxfam aveva affrontato delle accuse di aiuti commerciali per sesso, tentato stupro, sfruttamento sessuale, coercizione sessuale e abuso. Un sondaggio ha rilevato che più di uno staff su dieci, proveniente da programmi in tre paesi diversi, aveva visto o avuto esperienza di aggressioni sessuali. Poi lo scandalo, iniziato con le rivelazioni che gli operatori di Oxfam ad Haiti, nel 2011, avevano avuto incontri con delle prostitute, rivendicando così il primo scalpo.

Per quanto riguarda quel che successe ad Haiti, il Daily Mail la butta sul classico e definisce i festini di Haiti “Orge in stile Caligola“, l’imperatore romano protagonista dell’omonimo film di Bob Guccione e Tinto Brass. Le scene irriferibili avevano come teatro una villa, ad Haiti, affittata per 1.500 euro al mese (cifra da capogiro nell’isola caraibica).

Dotato di una piscina di 25 metri e di un’incantevole terrazza solarium: è il condominio di lusso ad Haiti dove gli operatori umanitari di Oxfam si sono intrattenuti con giovani prostitute a un festino paragonato a un’orgia in stile Caligola. Pareti in terracotta, palme e composizioni floreali conferiscono al complesso recintato uno stile villa mediterranea per le vacanze; sei camere da letto, può ospitare 12 persone, è stato affittato a Oxfam per circa 1.350 euro al mese, una somma astronomica secondo gli standard haitiani. Il Daily Mail lo ha scoperto in una parte fatiscente della capitale haitiana Port au Prince, dopo che tre fonti hanno confermato che era usato per le presunte feste sessuali.

Ciascuna camera è completamente arredata, così che gli operatori non debbano acquistare i mobili. Il complesso, dai locali conosciuto come “il bordello“, ha un soggiorno con TV a schermo piatto e tre comodi posti con tanto spazio per intrattenere gli ospiti. È qui che è stato girato il filmato che mostra gli operatori umanitari in compagnia di prostitute che indossavano le tee-shirt Oxfam. Una fonte ha sostenuto che non meno di cinque ragazze seminude partecipavano a un’orgia in stile Caligola, incontri definiti “barbecue di carne fresca”. 

La villa è dotata di una guardia armata e di un cancello di sicurezza di più di tre metri, completo di filo spinato. Al contrario, alcune delle altre case della zona portano ancora le cicatrici del terremoto del 2010, che uccise 220.000 persone e lasciato 1,5 milioni di senzatetto. Le strade collinari e caotiche sono intasate da pedoni, commercianti e dal traffico. Ci sono buche dappertutto e le macchine, sulle superfici irregolare, rimbalzano. Sulla strada, i commercianti cercano di guadagnarsi da vivere vendendo riso, uova e fagioli dai sacchi forniti dalle agenzie umanitarie.
Una donna haitiana che indossava jeans sporchi, stava cucinando carne su una griglia in strada e ha detto: “Non penso che avrebbero dovuto farlo in questo posto. Oxfam avrebbe dovuto aiutare le persone”. Un altro uomo del posto ha aggiunto: “Non doveva accadere. Questo quartiere, dopo il terremoto era davvero in difficoltà”.

La villa si trova a Delams, un quartiere densamente popolato che ospita 600.000 persone. La gente del posto ha detto che è stato uno dei luoghi più colpiti dal terremoto del 2010. Non c’era elettricità e le abitazioni erano crollate più che in altre zone, causando più morti. I lavoratori nella proprietà, così come un vicino, hanno confermato che lo staff di Oxfam era solito rimanere nella villa. Un ex-autista che lavorava per Oxfam ha detto:”Me ne sono andato prima che scoppiasse lo scandalo, ma ho sentito che alle feste c’erano molte ragazze. Ce n’erano sempre molte”.

Una fonte ha detto al Mail: “È qui che si sono svolti i festini di Oxfam. Sono accaduti in più di un’occasione, penso che fossero certi di farla franca e c’erano quasi riusciti”. Un’altra fonte ha aggiunto: “Gli operatori umanitari vivevano in una pensione affittata da Oxfam che chiamavano “appartamenti rosa”, lo definivano “il bordello”, organizzavano enormi festini con le prostitute. È stato incredibile, pazzesco. A un festino c’erano almeno cinque ragazze e due di loro indossavano magliette bianche Oxfam”. Si dice che il gruppo di operatori umanitari avesse il controllo sul team di conducenti assunto dall’associazione benefica per gli spostamenti del personale.

Una fonte ha riferito:”Hanno detto loro che se volevano prolungare il contratto dovevano portare delle ragazze”. Il direttore locale di Oxfam era Roland van Hauwermeiren, 68 anni, un cittadino belga che ha lavorato per la ong per molti anni. Ha ammesso di aver fatto sesso con prostitute in un’altra villa, nota come Eagle’s Nest, affittata per lui da Oxfam con fondi di beneficenza, secondo un report. Emerse le accuse, gli investigatori sono volati ad Haiti ed effettuato una sorveglianza segreta su alcuni sospettati e realizzato che gli autisti assunti da Oxfam erano utilizzati da gruppo affinché reperissero donne e prostitute nella casa.

Separatamente, tre fonti hanno dichiarato di temere che alcune delle prostitute fossero ragazze tra i 14 e i 16 anni, al di sotto dell’età del consenso ad Haiti, che è di 18 anni. Nel frattempo, è emerso che gli operatori senior di Oxfam utilizzavano le prostitute ad Haiti già nel 2004 come parte di una radicata “cultura del diritto”. Un’ex dipendente Oxfam riferì che una volta entrò quasi in contatto con due dipendenti che discutevano con le prostitute il prezzo delle prestazioni. L’episodio è avvenuto in un appartamento di Oxfam nella zona di Petionville nella capitale. Uno di questi uomini è stato detto fosse un direttore finanziario di Oxfam e l’altro lavorasse come ordinatore di programma. Sembra che uno dei due, fosse francese.

L’ex dipendente ha riferito: “Una mattina ho bussato alla porta e ho sentito delle voci provenienti dall’interno, così ho chiesto alla guardia di sicurezza. Ha risposto che gli uomini erano tornati ubriachi e pagato alcune prostitute. Apparentemente non erano d’accordo sul prezzo e le donne in quel momento stavano discutendo”.
“Sono tornata in auto e ho chiamato, inviato loro un messaggio per dire che ero lì ma non volevo entrare e vedere. Mi sentivo molto a disagio. Poco dopo sono usciti, erano molto rilassati, come se non fosse accaduto nulla”.

Ha detto di aver parlato con altre persone che hanno lavorato a Oxfam nel 2010, nel periodo delle accuse sull’orgia con le prostitute, e hanno confermato che era accaduta. Alla domanda su Roland van Hauwermeiren, ha aggiunto:”Doveva rappresentare tutto ciò che è positivo per l’ong e invece ha fatto questo”. “Quando hai questo tipo di comportamento per tanto tempo diventa parte della cultura e le persone pensano di averne diritto. Non cambierà mai, a meno che la gente finalmente parli”.

Widza Bryant, che dal 2009 al 2012, ha lavorato nelle risorse umane per Oxfam ad Haiti ha detto di aver sollevato delle preoccupazioni ed è stata ignorata. “Circolavano parecchie voci riguardanti dirigenti e leader che sfruttavano la popolazione locale, sessualmente e in altri modi, che cercava lavoro o migliorare la posizione”, ha detto alla BBC.

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