Ozdhan, il “Mowgli della Siberia” che vive nella foresta da 16 anni

Ozdhan, il "Mowgli della Siberia" che vive nella foresta da 16 anni
Ozdhan, il Mowgli della Siberia e la sua famiglia

ROMA – Ha vissuto per 16 anni nella foresta siberiana con i genitori, che lo hanno abbandonato lo scorso maggio. Odzhan, questo il nome del ragazzo ribattezzato dai media russi “il Mowgli della Siberia”, è stato ritrovato dalle autorità a Belokuricha, cittadina di 14mila abitanti nel sud-ovest della Siberia. Ozdhan, che parla molto lentamente, ha detto di essere nato nel 1993.

Francesco Tortora del Corriere della Sera racconta che il “ragazzo selvaggio” ha detto che la sua famiglia si stabilì nella foresta nel 1997:

“Da allora avrebbe abitato in una capanna e qui avrebbe trascorso tutta la sua adolescenza, senza andare mai a scuola. Tuttavia i suoi genitori gli avrebbero fatto da precettori e Odzhan conoscerebbe anche un po’ d’inglese grazie a un dizionario da cui ha imparato i vocaboli”.

Rimasto solo lo scorso maggio, il ventenne si è incamminato verso Beloruricha temendo di non superare da solo il gelido inverno:

“Tuttavia dopo essersi presentato alle autorità locali, il ragazzo, le cui condizioni di salute appaiono buone, si sarebbe rimesso in cammino e sarebbe ritornato nel suo rifugio nella foresta”.

Ozdhan ha poi ritrovato la sua famiglia e ad un reporter del Siberian Times il ragazzo ha dichiarato:

“«Noi stiamo bene nella foresta – ha spiegato il ragazzo che ha sottolineato di non voler ritornare in città – Siamo davvero felici. Per sopravvivere vendiamo funghi e i dipinti di mio padre»”.

Il padre del “Mowgli siberiano”, Alexander, ha dichiarato al Siberian Times:

“«Il fatto che non è andato a scuola non è importante – spiega il genitore al quotidiano siberiano – I nostri programmi scolastici sono nettamente migliori di quelli che si seguono nelle scuole moderne. Sono più lunghi e approfonditi. Inoltre il ragazzo ha imparato anche l’inglese»”.

Il ragazzo è apparso in buona salute ai medici che l’hanno controllato, unico particolare che lo distingue è un parlare molto lentamente, spiegano le autorità russe:

“L’unico particolare che salta all’occhio è il fatto che parla molto lentamente perché negli ultimi anni ha comunicato davvero con poche persone. Ci ha spiegato che temeva di non riuscire a superare l’inverno senza i suoi genitori e che il trasferimento nella foresta da parte dei parenti è stata una scelta consapevole, non dettata da motivazioni religiose”.

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