Oceano Pacifico: ragazzi alla deriva per 50 giorni, cercavano della vodka

Pubblicato il 1 Dicembre 2010 - 10:13 OLTRE 6 MESI FA

I tre ragazzi del piccolo territorio neozelandese di Tokelau nel Pacifico, salvati da un peschereccio dopo essere miracolosamente sopravvissuti per quasi due mesi alla deriva nell’oceano in un piccolo motoscafo, si sono ricongiunti con i familiari a Apia, capitale delle isole Samoa, e hanno confessato che erano ubriachi, quando hanno deciso di mettersi in mare. I tre cugini Samu Pelesa e Filo Filo di 15 anni, e Etueni Nasui di 14, in una conferenza stampa in un hotel locale hanno ammesso di aver bevuto vodka e di aver deciso di salpare dal loro villaggio nell’atollo di Atafu fino alla vicina isola di Nukunonu nelle prime ore del 5 ottobre, per procurarsi altra vodka.

Il motoscafo però era rimasto senza benzina e ha cominciato ad andare alla deriva verso le isole Figi e un’area remota dell’Oceano Pacifico e i tre sono stati ritrovati solo 50 giorni dopo, quando sono stati avvistati da un peschereccio. Erano partiti con a bordo solo delle noci di cocco e poca acqua, e per tutto il tempo hanno potuto bere solo un po’ d’acqua di pioggia e mangiare un gabbiano crudo che erano riusciti a catturare.

I tre hanno detto che erano certi di essere salvati perchè pregavano tutti i giorni. Hanno trascorso il tempo dormendo, nuotando e parlando, specialmente di cibo e delle famiglie che li avevano già dati per morti. Portati fino alle Figi dal peschereccio, hanno ricevuto trattamento medico per disidratazione, malnutrizione e forti scottature, e quindi accompagnati in aereo dal personale consolare neozelandese a Samoa dove li attendevano i familairi. Torneranno a casa a Tokelau, che non ha aeroporto, quando partirà il prossimo traghetto il 16 dicembre.