Pakistan, 300 religiosi islamici condannano i terroristi

Pubblicato il 21 Giugno 2011 - 08:56 OLTRE 6 MESI FA

ISLAMABAD – Circa 300 leader religiosi del Waziristan settentrionale (Pakistan nord-occidentale) hanno condannato durante una assemblea nella madrassa (scuola coranica) Nizamia a Eidak, nel distretto di Mir Ali, ”ogni forma di attività terroristica”, avvertendo gli autori delle gravi conseguenze che i loro atti comportano. Lo scrive oggi il quotidiano The News.

In quello che osservatori locali hanno definito un ”evento storico” per il Pakistan, gli ulema (dotti religiosi) riunitisi il 13 giugno scorso hanno definito ‘haram’ (proibiti) per l’Islam gli attacchi suicidi con la conseguente condanna di quanti reclutino e addestrino i kamikaze.

Durante l’incontro i religiosi hanno chiesto anche a tutti i militanti stranieri di sospendere le loro attività violente nel Waziristan settentrionale e di vivere in questa zona in base ai pacifici usi e costumi locali. Nessuno, hanno concluso, ”può permettersi di svolgere attività devianti (munafiq) che portino ad allontanarsi dalla corretta pratica musulmana (kafir)”.

Negli ultimi mesi la tensione in Waziristan settentrionale è cresciuta, per la presenza di gruppi armati impegnati nel conflitto afghano e per la risposta degli Stati Uniti che utilizza aerei senza pilota (droni) per attaccare i santuari dei presunti terroristi.