Pakistan, mentre gira un video su TikTok 14enne si spara accidentalmente e muore

Le parte un colpo di pistola per sbaglio mentre stava girando un video su TikTok e muore. Protagonista della vicenda una quattordicenne pakistana. Tutto è avvenuto nella città di Hyderabad. A renderlo noto è stata la polizia. “Il proiettile le ha attraversato lo stomaco causando la sua morte”, hanno spiegato i dottori. Nel 2021 in Pakistan quattro giovanissimi hanno perso la vita mentre stavano girando video su TikTok.

TikTok contro le sfide estreme

Proprio per evitare queste tragedie TikTok ha voluto indagare il mondo delle sfide che nascono all’interno della sua piattaforma, spesso rese virali da milioni di iscritti e considerate pericolose. 

La società ha commissionato una ricerca globale, su oltre 10 mila persone (adolescenti, genitori ed educatori) anche italiani, per capire come i ragazzi si pongono nei confronti delle sfide.

I numeri della ricerca

Secondo i risultati dell’agenzia indipendente Praesidio Safeguarding, lo 0,3% degli utenti intervistati, tra i 13 e i 19 anni, ha dichiarato di aver preso parte ad una sfida che considerava pericolosa. Per quasi la metà (48%), le sfide individuate sull’app sono state percepite come sicure e divertenti; al 32% è stato associato un certo rischio, ma ancora basso; il 14% è stato descritto come rischioso e pericoloso. Soltanto il 3% è stato definito molto pericoloso, con lo 0,3% che ha preso effettivamente parte alle prove, da postare in diretta. Dalla ricerca è inoltre emerso che, prima di parteciparvi, gli adolescenti utilizzano una serie di metodi per comprendere i rischi delle challenge online: guardare video di altri partecipanti, leggere i commenti e parlarne con gli amici. Circa la metà (46%) ha dichiarato di volere “maggiore disponibilità di informazioni valide sui rischi” e “sulle attività estreme”.

Grazie ad un gruppo di decine di esperti di sicurezza, TikTok e Praesidio affermano che molte delle challenge di cui si è parlato in passato, sono bufale. “Tra queste, includiamo Galindo, Blue Whale e Momo. Le sfide bufala propagano un’informazione falsa, su un soggetto malintenzionato che spinge i bambini a svolgere una serie di attività dannose, che terminano con atti di autolesionismo o suicidio. In realtà, sono storie costruite per diffondere e perpetuare la paura e l’ansia, senza alcun elemento autentico di partecipazione”.

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