Palestinesi onda umana contro Israele. L'esercito spara, decine di morti al confine Palestinesi onda umana contro Israele. L'esercito spara, decine di morti al confine

Palestinesi onda umana contro Israele. L’esercito spara, decine di morti al confine

Palestinesi onda umana contro Israele. L'esercito spara, decine di morti al confine
Palestinesi onda umana contro Israele. L’esercito spara, decine di morti al confine (Foto Ansa)

GAZA CITY – Un’onda umana di palestinesi si è infranta contro il muro dell’esercito israeliano oggi, 14 maggio, al confine di Gaza. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play]  I manifestanti si sono avvicinati alla frontiera e hanno lanciato le loro armi, le pietre, a cui i soldati hanno risposto sparando. Decine i morti, centinaia i feriti. Sembra che tra le vittime ci sia anche un ragazzino di 14 anni.

Esortati dai muezzin che cantano dagli altoparlanti delle moschee, i palestinesi tentano di varcare il confine. Lo fanno con la rabbia maturata dopo sette venerdì di proteste e almeno 40 morti, per i 70 anni dalla Nakba, la “catastrofe”, come la chiamano loro, ovvero la nascita dello Stato di Israele. Un anniversario che quest’anno coincide con la contestatissima decisione di Donald Trump di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme.

Migliaia di palestinesi si sono radunati alle prime ore di lunedì lungo il perimetro che separa Israele dalla Striscia di Gaza. Lo Stato ebraico afferma di non volere un’escalation di violenza, ma ribadisce che non permetterà a nessun palestinese di superare impunemente il confine.

Come nei venerdì di proteste e scontri che si sono susseguiti da marzo ad oggi, i soldati israeliani avvertono i palestinesi di non avvicinarsi, ma questi non si fermano. Sono arrivati a bordo di camion e autobus organizzati per “il Giorno dell’Ira”. Kefiah sul volto per non respirare l’odore acre degli pneumatici bruciati per infastidire i cecchini israeliani, i palestinesi si lanciano per raggiungere il confine. Settant’anni fa hanno perso un Paese, oggi stanno perdendo anche Gerusalemme. Non resta loro molto altro.

Agenzia Vista di Alexander Jakhnagiev pubblica una infografica che mostra quello che sta accadendo ed un video degli scontri.

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