Palmira, orrore Isis: ostaggi fatti esplodere su colonne

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Ottobre 2015 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA
Palmira, altro orrore Isis: ostaggi fatti esplodere su colonne

Il sito archeologico di Palmina, patrimonio Unesco (Foto Ansa)

PALMIRA – Tre ostaggi legati a tre colonne del sito archeologico di Palmira e poi fatti saltare in aria. E’ l’ennesimo orrore jihadista in una Siria dove i raid russi e quelli della coalizione a guida Usa non fermano la furia dello Stato islamico. La denuncia arriva dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) che da maggio scorso, da quando i seguaci di al-Baghdadi hanno conquistato l’area, ha registrato con drammatica puntualità le nefandezze dell’organizzazione terroristica nell’antica città patrimonio dell’umanità.

E’ una nuova barbarie“, scrive l’Ondus, e segnala che da settimane l’Isis inventa nuove e sempre più crudeli esecuzioni, non limitandosi più solo a decapitazioni e crocifissioni pubbliche. Due giorni fa il Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web, aveva dato conto di un’altra barbara esecuzione, immortalata in tragiche foto pubblicate dai jihadisti: un soldato siriano è stato messo davanti a un carro armato, che poi gli è passato sopra, facendolo a pezzi. Altre decine di militari, in Siria e Iraq, sono stati costretti a scavarsi la fossa, prima di essere sgozzati o colpiti da un proiettile alla nuca. Mentre solo ieri, in Libia, nella roccaforte jihadista di Sirte, l’Isis ha decapitato tre giovani, originari di Misurata, nel cortile di una scuola.

Nelle ultime due settimane, nel Paese destabilizzato dalla crisi politica, l’Isis ha crocifisso 12 persone, accusate di “aver fumato sigarette e hashish”. La Libia è la ”nuova frontiera” dell’Isis, molti aspiranti combattenti vengono spediti in Nord Africa “perché entrare in Siria e Iraq è diventato troppo pericoloso”, spiegano i reclutatori del Califfato. Ma la furia omicida e distruttiva dei jihadisti si concentra in particolare su Palmira. All’inizio del mese hanno fatto saltare in aria il monumentale Arco di Trionfo, risalente all’epoca romana. Il 30 agosto il Tempio di Bel, il simbolo di Palmira, considerato il più importante e meglio conservato del sito archeologico. Pochi giorni prima, il 23, quello di Baal Shamin.

“Gli estremisti sono terrorizzati dalla storia e dalla cultura, perché la conoscenza del passato toglie credibilità e delegittima tutti i pretesti usati per i loro crimini”, ha tuonato la direttrice generale dell’Unesco, Irina Bokova. Palmira, la sposa del deserto, è divenuta un teatro dell’orrore. Tra le tante esecuzioni di massa, anche la barbara uccisione di Khaled al Asaad, 82 anni, uno dei massimi esperti siriani di antichità ed ex direttore del sito, decapitato in pubblico in una piazza della città.