ROMA – “La fidanzatina? La verità è che non è mai esistita. Ma se questa signora lo dice, e se è felice così, perché non lasciare che racconti questa storia? A quei tempi le ragazzine pensavano alle bambole e i ragazzini al pallone. Anche mio fratello giocava con gli amici in un campetto del nostro quartiere, a Flores. Certo, non come Messi o Maradona, ma il calcio era una sua grande passione. Comunque, nel suo cuore c’è sempre stato solo Gesù, nessuna fidanzatina”.
A parlare è Maria Elena Bergoglio, sorella più giovane di papa Francesco, in un’intervista che appare sul numero di “Chi” in edicola da mercoledì e di cui è stata data un’anticipazione. Il settimanale diretto da Alfonso Signorini è l’unico che sia riuscito a farsi ricevere nella casa di Maria Elena come un amico di famiglia. “Mio fratello Jorge da bambino era come lo vedete adesso”, continua la sorella del papa. “Attento, sempre così carino e dolce con tutti noi, ma specialmente con nostra mamma e nostro padre. Jorge amava stare in famiglia, alla quale è rimasto sempre legato. Anche quando si trovava in seminario, non mancava mai di fare una telefonata. E poi sempre allegro, pronto a scherzare. Da piccoli mi prendeva in giro tutto il tempo, quando giocavamo. Uno spasso, poi, quando faceva gli scherzi. Ricordo che aveva un pappagallo in seminario, non escludo che alla bestiola abbia insegnato qualche parolaccia, invece di insegnarle a pregare”.
Poi la sorpresa dell’elezione al soglio pontificio. “Il giorno prima che partisse per Roma avevamo parlato un po’ al telefono, come sempre. Era tranquillo, mi disse che poi avremmo continuato la nostra conversazione al suo ritorno. Ero convinta che sarebbe stato così, e anche lui. Invece…”, spiega la sorella del papa. “Nessuno se l’aspettava, nemmeno lui. E poi l’altra volta, nel 2005, non disse una sola parola, lo abbiamo saputo solo ora che gli erano mancati pochi voti. E’ sempre stato molto riservato, sempre così lontano dal clamore. Doveva occuparsi d’altro, lui, dei suoi poveri, della sua amata Buenos Aires. Era felice qui”.
Bergoglio come aveva commentato le dimissioni di Benedetto XVI? “Si limitò a dirci che Benedetto XVI era stato un Pontefice onesto e che è molto difficile dire addio al potere”, racconta Maria Elena. “Ora lo attende una grande sfida. E tanto lavoro. Ma credo che Jorge saprà come far rimettere in moto, e poi in marcia finalmente, la Chiesa. Però dobbiamo aiutarlo, perché senza la nostra preghiera non potrà mai riuscirci. E per aiutare il Papa a far conoscere Cristo al mondo, dobbiamo prima cambiare dentro di noi”. Infine una passione poco conosciuta del papa: “Lui è un cuoco sopraffino. Il suo risotto è una cosa divina, una meraviglia. Ma tra le sue prelibate ricette ci sono anche i calamaretti ripieni, squisiti”.