SARAJEVO – No alla barbarie di chi compie efferatezze in nome della differenza religiosa. Ebrei, cristiani e musulmani possono dialogare tenendo conto di quello che hanno in comune: il valore dell’umanità. Papa Francesco parla di dialogo e lo fa, non a caso, a Sarajevo, scenario di guerre e scontri religiosi ieri, terra di convivenza, oggi, tra ebrei, musulmani e cristiani.
“Abbiamo tutti bisogno, per opporci con successo alla barbarie di chi vorrebbe fare di ogni differenza l’occasione e il pretesto di violenze sempre più efferate, di riconoscere i valori fondamentali della comune umanità”, ha detto papa Francesco durante l’incontro con le autorità.
In Bosnia-Erzegovina “le relazioni cordiali e fraterne tra musulmani, ebrei e cristiani, rivestono un’importanza che va ben al di là dei suoi confini. Esse testimoniano al mondo intero che la collaborazione tra varie etnie e religioni in vista del bene comune è possibile”.
Durante l’incontro con le autorità a Sarajevo, aggiungendo parole a braccio al suo discorso, papa Francesco ha invitato a “passare da una cultura dello scontro, della guerra, a una cultura dell’incontro”.