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ROMA – Papa Francesco attacca chi va a prostitute. Lo fa nel corso delle riunione pre-Sinodo al pontificio collegio internazionale Maria Mater Ecclesiae di Roma (a ottobre riunirà i vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”).
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“La prostituzione è un problema grave. Vorrei che i giovani lottassero contro questa pratica. Per favore: chi ha questa abitudine, la tagli”. E ancora, il Pontefice ha aggiunto: “Chi va con le prostitute è un criminale, questo non è fare l’amore. Questo è torturare una donna: non confondiamo i due termini”.
Papa Francesco racconta in proposito di essere stato “l’anno scorso a visitare una delle case delle ragazze liberate da questa schiavitù”. “È da non credere – dice – Una è stata rapita in Moldavia e portata legata a Roma, nel portabagagli”, con la minaccia che le avrebbero ucciso i genitori.
“Quelle che vengono per esempio dell’Africa vengono ingannate per un lavoro. Quando le portano nelle nostre città, quelle che resistono vengono torturate e a volte mutilate. Ci sono i giorni di ‘ammorbidimento’, quando arrivano: ti picchiano, torturano e alla fine cedi. Una delle ragazze mi ha detto che quando non ha portato la somma le hanno tagliato l’orecchio, ad altre hanno spezzato le dita. È una schiavitù di oggi. Qui in Italia, dobbiamo avere il coraggio di dirlo, i clienti, al 90 per cento sono battezzati cattolici. E sono anche tanti. Io penso allo schifo che devono sentire queste ragazze quando gli uomini le fanno fare delle cose”.