ROMA – Papa Francesco-Ratzinger: doppia intervista (e due linee) sui divorziati risposati. Non è intervenuto durante le fasi più accese del dibattito/scontro al Sinodo sulla Famiglia, in particolare su omosessuali e comunione ai divorziati risposati, era da lungo tempo che non rompeva il silenzio che si era imposto dopo le clamorose dimissioni da papa. Il pontefice emerito Ratzinger ha concesso pochi giorni fa un’intervista alla Frankfurter Allgemaine: l’occasione era la pubblicazione del quarto volume della sua Opera Omnia.
Ma ha parlato anche dell’atteggiamento che la Chiesa deve tenere nei confronti dei divorziati, ribadendo l’intangibilità del sacro vincolo matrimoniale e quanto ne consegue per la somministrazione dei sacramenti. L’unica apertura riguarda la possibilità per loro di fare da padrini o madrine. L’intervista esce proprio in coincidenza con un’altra intervista, stavolta del papa ufficiale Francesco, rilasciata al quotidiano argentino La Nation.
Manila Alfano su Il Giornale non crede alla coincidenza, prospettando una doppia lettura sul tema da parte dei due papi, una evidente frattura dottrinaria tra il progressista Bergoglio e il conservatore Ratzinger. Sullo sfondo c’è anche la necessità della Chiesa di accettare la sfida portata da altre confessioni, come dimostra il boom di adesione alle chiese evangeliche in America Latina e il conseguente allentamento della storica presa del cattolicesimo romano nel continente.
Si può dire allora che il Papa emerito è voluto entrare, e magari mettersi un po’ di traverso, nel dibattito voluto da Francesco in occasione del Sinodo dedicato a questi temi? È una «totale assurdità», risponde Benedetto, che sottolinea di avere «ottimi contatti» con Francesco. La revisione del testo è stata decisa in agosto, alcuni mesi prima del sinodo, e non contiene «niente di nuovo». Al riguardo, Ratzinger ricorda l’insegnamento di Giovanni Paolo II, «e io stesso, da prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ho scritto cose assai più radicali».
Sempre con Papa Wojtyla, del quale fu stretto collaboratore, Ratzinger ricorda, come riporta Bremner, che i divorziati risposati non devono peraltro essere esclusi dalla vita della Chiesa; ad esempio, secondo Benedetto, devono poter fare da padrini e madrine nel battesimo.
Eppure sono ancora freschi nella memoria i giorni caldi, caldissimi del Sinodo, dove ci sono stati non pochi momenti di polemiche e tensioni tra i cardinali, frecciate neppure troppo velate, spaccature conclamate tra conservatori e progressisti. Tanto che lo stesso Papa Bergoglio in un’intervista data proprio ieri al quotidiano argentino La Nacion spiega: «Il processo sinodale non è un processo parlamentare, ma uno spazio protetto perché lo Spirito Santo lavori. E necessita di due qualità chiare: coraggio per parlare e umiltà per ascoltare.
È vero, ci sono posizioni diverse ma in un piano di ricerca della verità». Nel sinodo sulla famiglia «nessuno ha parlato di matrimonio omosessuale» precisando che non è stato toccato «nessun punto della dottrina della Chiesa sul matrimonio» e commentando che i divorziati risposati sembrano «scomunicati de facto». Nonostante la prudenza, appaiono lontane le posizioni del «progressista» Bergoglio e quelle del più conservatore Ratzinger. Che, dopo pochi mesi dal suo addio, pare aver ritrovato la forza e la voglia di dire la sua. (Manila Alfano, Il Giornale)
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