Papa Francesco: “No alla tirannia del mercato, troppe vite precarie”
CITTA’ DEL VATICANO – No alla tirannia del mercato e ai “cristiani da salotto”. E’ quello che ha detto Papa Bergoglio nel suo discorso davanti a un gruppo di ambasciatori. Il ”denaro” è diventato un ”idolo”. ”Ideologie promuovono la autonomia assoluta dei mercati e speculazione finanziaria”. C’è una ”tirannia invisibile, a volte virtuale” delle leggi del mercato.
“Va riconosciuto che la maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo continuano a vivere in una precarietà quotidiana con conseguenze funeste”, dice. “La paura e la disperazione – denuncia – prendono i cuori di numerose persone, anche nei Paesi cosiddetti ricchi, la gioia di vivere va diminuendo, l’indecenza e la vilenza sono in aumento, la povertà diventa più evidente”.
No ai ”cristiani da salotto”, ”educati”, ma senza ”fervore apostolico”, ha detto il Papa nella messa a Santa Marta, invitando a chiedere allo Spirito Santo ”che ci dia la grazia di dare fastidio alle cose che sono troppo tranquille nella Chiesa; la grazia di andare avanti verso le periferie esistenziali”.
”Il denaro deve servire e non governare”. ”Il Papa ama tutti, ricchi e poveri ma ha il dovere, in nome di Cristo, di ricordare al ricco che deve aiutare il povero, rispettarlo, promuoverlo”.
”La Chiesa incoraggia i governanti ad essere veramente al servizio del bene comune delle loro popolazioni, esorta i dirigenti della realta’ finanziarie a prendere in considerazione l’etica e la solidarieta”’, ha aggiunto il Papa nel suo discorso agli ambasciatori.