Papa Francesco dossier. Carlo Maria Viganò dal rifugio segreto accusa altri tre cardinali

Papa Francesco dossier. Carlo Maria Viganò dal rifugio segreto accusa altri tre cardinali
Papa Francesco dossier. Carlo Maria Viganò dal rifugio segreto accusa altri tre cardinali

ROMA – Ha cambiato numero di cellulare e comprato un biglietto aereo per una destinazione ignota, prima di sparire del tutto l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, l’autore del memorandum in cui accusa, in sostanza, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Papa Francesco (di cui ha chiesto le dimissioni) e il Vaticano di non aver vigilato a sufficienza e in qualche modo coperto le molestie e gli abusi attribuiti all’ormai ex cardinale McCarrick negli Stati Uniti.

Dal suo rifugio segreto è tornato a parlare del dossier che ha terremotato la Chiesa nella persona della sua guida. Da più parti accusato di aver agito per risentimento personale, per vendetta, l’ex nunzio apostolico a Washington rigetta le accuse: “Ho parlato perché la corruzione è arrivata ai vertici della gerarchia della Chiesa”, si è difeso.

L’arcivescovo ha contattato Aldo Maria Valli, giornalista e blogger esperto di cose vaticane, lo stesso cui aveva affidato per primo le sue turbate confidenze sulla vicenda e da cui è scaturito il dossier. Alla lunga lista di alti prelati coinvolti in quella che chiama la corruzione della Chiesa, ha aggiunto i nomi di tre cardinali, Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi.

Quanto alle voci rilanciate da alcuni quotidiani riferite a presunti conflitti con fratello e sorella per via di un’eredità contesa, Viganò le liquida come calunnie, “veleno per distruggere la mia credibilità”.

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