Pat Robertson: Gay vestiti di stesso colore per riconoscerli

Pat Robertson: "Serve legge per vestire gay di un certo colore"
Pat Robertson

SAN FRANCISCO – “Servirebbe una legge che imponga a tutti i gay di vestirsi di un certo colore“. E’ l’ultima provocazione lanciata dal predicatore americano ultraconservatore, Pat Robertson, che vorrebbe così di “identificare” le persone omosessuali “così la gente normale potrà tenerli lontani, soprattutto dai loro figli”. Il telepredicatore battista, ormai 85enne, è da sempre al centro di polemiche in Usa per le sue dichiarazioni choc sugli argomenti più disparati. Ma nell’ultima puntata del suo show The 700 Club, è andato decisamente oltre arrivando a suggerire quella che ai più ha ricordato una vera è propria “soluzione finale”.

Per Roberton, l’omosessualità sarebbe “una malattia che si sta diffondendo sempre di più nel nostro paese, dobbiamo fare qualcosa. Concedere diritti a gay e lesbiche scatenerà l’ira di Dio”. Di più: “Tra le cause della crisi c’è sicuramente anche la diffusione dell’omosessualità. Non solo, il predicatore non si limita a condannare il riconoscimento dei diritti gay, vorrebbe addirittura “segregarli”. “Riconoscere i gay è sempre più difficile, dobbiamo fare assolutamente qualcosa per distinguerli dagli etero. Servirebbe una legge che imponga a tutti i gay di vestirsi di un certo colore, così la gente normale potrà riconoscerli e tenerli lontani, soprattutto dai loro figli”.

Peccato che tra il pubblico c’era anche chi si è sentito indirettamente chiamato in causa. Un spettatore, di religione ebraica, che ha preso la parola e ha attaccato: “Quello che lei vorrebbe fare è già accaduto nella storia: lo fece Hitler in Germania con gli ebrei e altre minoranze. Le sue parole sono molto gravi”. Robertson però non si è scomposto più di tanto e ha specificato: “”Non sto mica dicendo che li vorrei deportare nei campi di concentramento, dobbiamo solo isolarli per proteggere la gente normale”.

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