Patrick Zaki resta in carcere altri 45 giorni e denuncia: “La mia detenzione è politicizzata”

Patrick Zaki resta in carcere per altri 45 giorni e denuncia: “La mia detenzione è politicizzata”. E’ quanto sostengono gli attivisti che si battono per la scarcerazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna in custodia cautelare da oltre un anno e mezzo in Egitto con l’accusa di propaganda sovversiva su internet.  

Patrick Zaki ha partecipato alla sessione e gli è stato permesso di parlare con il giudice e di difendersi”, scrivono sulla pagina Facebook ‘Patrick libero’, “ha fatto appello alle ragioni della sua detenzione, affermando che la sua prigionia non ha nessuna base e non c’è nessuna ragione per cui debba stare dietro le sbarre. Secondo Patrick, la sua detenzione è politicizzata, poiché in realtà non ha nulla a che fare con lui”.

Il legale di Zaki: “Confermati altri 45 giorni in carcere”

Intanto la custodia cautelare in carcere per Patrick Zaki è stata rinnovata di altri 45 giorni. Lo ha comunicato una legale dello studente egiziano dell’Università di Bologna, Hoda Nasrallah. “45 giorni, è ufficiale”, ha scritto in messaggi l’avvocato. 

Amnesty International: “Il governo italiano condanni l’accanimento”

“Rinnovo la richiesta al governo italiano di esprimere condanna per il grave accanimento nei confronti di Patrick e di usare questi altri 45 giorni per fare finalmente tutte le pressioni necessarie”, è l’appello di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

“Quanto fatto finora – aggiunge Noury – mandare osservatori alle udienze, che peraltro neanche vengono fatti entrare, non serve a niente. I parlamentari che hanno votato alla Camera e al Senato per la cittadinanza italiana a Patrick incalzino il governo Draghi, dato che è il governo che sostengono, ad agire”.  

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