Pena di morte in Iran: in un solo giorno tredici impiccagioni

Nella prima mattina di lunedì 7 giugno 13 persone sono state impiccate nel carcere di Ghezel Hesar a Teheran. La denuncia viene da Iran Human Rights, Organizzazione non governativa per la difesa dei diritti umani in Iran.

L’ong ha anche sottolineato che i media ufficiali iraniani non hanno reso note le esecuzioni.

“Il fatto che il governo iraniano non abbia diffuso la notizia ci dà motivo di credere che il numero reale delle esecuzioni sia molto più alto di quello che le fonti di Human Rights riferiscono”, osserva l’ong in un comunicato diffuso oggi a Roma.

“Iran Human Rights ha sollecitato le Nazioni Unite e tutti i paesi con legami diplomatici ed economici con l’Iran a fare tutto il possibile per fermare l’ondata di esecuzioni in Iran”, si legge ancora nella nota della Ong, che precisa: “L’impiccagione dei prigionieri è uno dei mezzi che il regime iraniano usa per diffondere la paura tra la gente per evitare nuove proteste”.

Le persone messe a morte erano state tutte condannate per traffico di droga, scrive ancora Iran Human Rights.

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