Peni tagliati in Africa e poi rivenduti al mercato

ROMA – Peni che vengono “rubati” e poi venduti al mercato nero. Il tutto fa parte della strana ondata di criminalità si sta diffondendo nelle aree rurali di alcune parti dell’Africa centrale. L’antropologo Louisa scrive che il fenomeno del “pene-scippo” ha iniziato ad espandersi nei villaggi della Repubblica Centrafricana.

“Un viaggiatore di passaggio nella zona – scrive l’antropologo – con un camion da mercante, è stato visto mentre tagliava due peni.  Come ho potuto ricostruire dai racconti dei testimoni, lo sconosciuto si era fermato per l’acquisto di una tazza di tè al mercato. Dopo aver consegnato il suo denaro, ha stretto la mano al venditore. Il venditore ha sentito una scossa elettrica in tutto il corpo e poi ha subito intuito che il suo pene era stato tagliato”.

Le autorità in seguito hanno arrestato il ladro di peni e lo hanno giustiziato. Secondo l’antropologo il furto di pene non è più strano di del vedere “gli americani che si muoiono di fame perché la loro immagine riflessa nello specchio li convince che sono grassi.”

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