Phil Spector morto in carcere per Covid, il produttore rock aveva ucciso Lara Clarkson Phil Spector morto in carcere per Covid, il produttore rock aveva ucciso Lara Clarkson

Phil Spector morto in carcere per Covid, il produttore rock aveva ucciso Lara Clarkson

Phil Spector, uno dei più famosi produttori della storia della musica rock, è morto in carcere per complicanze legate al Covid. Spector, che aveva 81 anni, stava scontando una condanna che prevedeva da un minimo di 19 anni fino all’ergastolo per l’assassinio di Lara Clarkson.

Produsse il suo primo successo quando era ancora al liceo, To Know Him is to Love Him, e legò il suo nome a brani classici come Be my baby, Unchained melody, fino a partecipare alla produzione di Let it Be dei Beatles

La vita di Phil Spector

Newyorchese e di origini russe, inventore della tecnica di produzione musicale del Wall of Sound, Spector nella sua lunga carriera ha lavorato con artisti del calibro di Tina Turner, John Lennon, Leonard Cohen e i Ramones. Lavorò anche alla realizzazione di Let It Be, ultimo album dei Beatles. La rivista Rolling Stone lo ha messo al 64mo posto nella sua classifica dei 100 migliori artisti di tutti i tempi

Una delle sue innovazioni fu il cosiddetto Wall of Sound, il “muro del suono” per il quale affollava lo studio di registrazione di strumenti orchestrali, creando un complesso intreccio sonoro quasi sinfonico. Una novità che ha rivoluzionato il sound di molti musicisti, tra cui Bruce Springsteen, che riconobbe l’influenza di Spector nelle registrazioni di Born to Run.

Nel 1989 fu introdotto alla Rock and Roll Hall of Fame, ma era già dai primi anni ’80 che la sua attività era cessata. Divenne sempre più isolato e stravagante, recluso nella sua villa-castello ad Alhambra nei pressi di Los Angeles. Fu lì che nel 2003 – come riconosciuto da una sentenza del 2009 – uccise l’attrice Lana Clarkson. Omicidio per il quale stava scontando una sentenza che prevedeva un minimo di 19 anni fino all’ergastolo. (Fonte Los Angeles Times).

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