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Pirati: arrembaggio a mercantili italiani Jolly Rosso e Jolly Smeraldo

di Emiliano Condò |22 Ottobre 2009 12:40

Il mercantile italiano Jolly Rosso

Navi italiane nel mirino dei pirati somali: due mercantili, il Jolly Rosso e il Jolly Smeraldo, sono state attaccate dai pirati nelle prime ore del mattino del 22 ottobre. In entrambi i casi le navi hanno resistito all’arrembaggio e non ci sono stati feriti.

Il Jolly Rosso è stato attaccato all’alba a circa 430 miglia dalle coste kenyote.  I pirati, per intimorire l’equipaggio, hanno sparato alcuni colpi di bazooka danneggiando una fiancata del mercantile.

La nave, grazie alle manovre del comandante Marco Piccioli,  49 anni, è riuscita a fuggire. Si tratta, però, della prima volta che i pirati somali si spingono così lontano dalle loro zone di azione: l’attacco infatti è avvenuto a 300 miglia da Mombasa, in Kenya.

L’arrembaggio è fallito grazie alla reazione del comandante della nave che ha compiuto una serie di manovre a zig zag. Le onde provocate dai continui cambi di direzione hanno impedito a due piccole imbarcazione, ognuna con a bordo 4 pirati,  di avvicinarsi al mercantile.  La Jolly Rosso, di proprietà della compagnia di navigazione Ignazio Messina Spa, è riuscita ad allontanarsi.

La novità più allarmante del tentato abbordaggio sta nel luogo: l’attacco è avvenuto a circa 2000 km dalle coste somale, lontanissimo dalle aree normalmente battute dai pirati. Proprio per questo motivo la zona non è pattugliata dalle forze anti-pirateria.

La Jolly Smeraldo, invece, avvicinata dai pirati mentre si trovava in navigazione dall’Arabia Saudita agli Emirati Arabi. L’mbarcazione, con a bordo 13.522 tonnellate di carico (contenitori e veicoli industriali),  è stata avvicinata da due barchini, ciascuna con tre persone a bordo. Nelle vicinanze si trovavano altre tre navi mercantili. Il comandante ha lanciato i dovuti segnali di emergenza, e la Jolly Smeraldo è stata subito raggiunta da due elicotteri militari. I barchini si sono quindi immediatamente allontanati

La stessa imbarcazione, a fine aprile, era stata aggredita dai pirati al largo della Somalia, 300 chilometri a sud-est di Mogadiscio.Il comandante, Domenico Scotto di Perta, effettuando manovre analoghe a quelle della Jolly Roger, aveva respinto gli aggressori. Anche in quella circostanza i pirati avevano sparato colpi di avvertimento che e avevano colpito la nave provocandole lievi danni.

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