Pistole d’oro e fucili d’argento: ecco il museo dei narcos di Città del Messico

Il Narcomuseo di Città del Messico si arricchisce di un nuovo reperto: si tratta della foto di Nachi Coronel, signore della droga ucciso a fine luglio da un raid dell’esercito. Il suo ritratto appare in una sorta di muro della vergogna, accanto ad altri importanti criminali appartenenti al mondo del narcotraffico.

All’interno di questo narcomuseo,  si impara a conoscere questo mondo fatto di illegalità, crimini e droghe, e ci si ricorda dei compagni caduti nella lotta. Esiste da 20 anni ma non è aperto al pubblico, dato che è nato solo con un fine “didattico”: questa collezione di memorabili quantomeno singolare è infatti una sorta di sala di esercitazioni per i militari messicani e negli ultimi 4 ha avuto una iniezione di vitalità grazie alla campagnia lanciata dal presidente Felipe Calderon.

Nell’esposizione, che si trova all’interno del palazzo del ministero della difesa, sono conservati cimeli come pistole placcate oro o tempestate di diamanti, fucili d’argento, i vasi col doppio fondo per il trasporto della droga e gli equipaggiamenti da laboratorio per tagliare la cocaina. Tutti materiali sequestrati appunto ai narcos:

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