Polanski scrive al filosofo Lévy: “Grazie per il sostegno”

Roman Polanski ha espresso tutta la sua gratitudine ai sostenitori di questi mesi attraverso in una lettera diretta all’intellettuale francese Bernard-Henri Lévy.

Dopo l’arresto avvenuto a settembre, il regista premio Oscar ha inviato il primo commento pubblico in cui ha dichiarato di essere stato  “travolto” da tantissimi messaggi di simpatia ricevuti da tutto il mondo:«Vorrei che ognuno di loro sapesse quanto sia incoraggiante ricevere lettere di solidarietà nella posta del mattino», ha scritto. «Nei momenti più bui, ciascuno di loro è stato una fonte di conforto e di speranza, e continuano ad esserlo anche ora, nella mia situazione attuale».

In Francia Polanski ha passato molto tempo dopo essersi allontanato dagli Stati Uniti per sfuggire al mandato di condanna emesso nei suoi confronti: l’arresto in Svizzera, ha scatenato un coro di proteste tra l’elite artistica che ha anche chiesto, attraverso una petizione firmata da centinaia di personalità del settore tra cui Martin Scorsese e David Lynch, la sua immediata liberazione.

Lévy ha sempre difeso Roman Polanski: «Non ho spostato di una virgola la mia posizione» ha detto al quotidiano Le Parisien. «Questo arresto è stato una vergogna. Questo fermo è stato, ed è tuttora, una vergogna. Questo clima di giustizia popolare e il linciaggio» continua Lévy «sono stati e lo sono ancora una vergogna».

Gestione cookie