George Floyd, polizia americana prenderà a modello i carabinieri italiani? Il dibattito in Usa

ROMA – La polizia americana, dopo la morte di George Floyd, presto potrebbe essere riformata.

Il dibattito negli Usa è aperto e adesso se ne inizia a parlare anche su diverse riviste specializzate.

Insomma: la morte di George Floyd cambierà la polizia americana. Questo sembra certo.

Foreign Policy per esempio, rivista di politica internazionale, cita i carabinieri italiani come possibile modello per la polizia americana.

A riportare e tradurre l’articolo di Foreign Policy è Formiche.net

“I carabinieri italiani – scrive Elisabeth Braw, a capo del progetto Modern Deterrence del think tank britannico Rusi – sono una forza di polizia con uno statuto militare, che opera congiuntamente sotto il ministero della Difesa e il ministero degli Interni”.

“Sono armati – spiega –  e conducono le indagini più pericolose del Paese, come l’arresto di boss mafiosi e la caccia ai terroristi. Ma forniscono anche cibo e generi di prima necessità agli anziani”.

Il caso Cucchi.

Foreign Policy non ignora il caso di Stefano Cucchi ma scrive: “nel complesso, i carabinieri godono di enorme rispetto nella società italiana”.

“Se i carabinieri possono arrestare i boss della mafia senza l’artiglieria pesante – scrive Foreign Policy – gli agenti di polizia statunitensi dovrebbero essere in grado arrestare i criminali comuni senza ucciderli e senza usare proiettili, elicotteri e mezzi blindati”.

Saranno quindi i carabinieri italiani l’esempio da seguire per la polizia americana? (Fonti: Foreign Policy, Formiche.net).

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