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Portland, scontri e spari alla manifestazione anti-razzista: un morto

Una persona è stata uccisa a Portland a seguito di scontri tra manifestanti di Black Lives Matter e sostenitori del presidente Trump.

Una persona è stata uccisa da un colpo d’arma da fuoco al petto durante una manifestazione di protesta anti-razzista nel centro di Portland.

Lo riferisce la Cnn, spiegando che gli agenti sono intervenuti dopo aver udito spari intorno alle 20:46 di sabato sera.

In precedenza la polizia aveva segnalato in un tweet “alcuni casi di violenza tra manifestanti e contro-manifestanti”.

Il tweet riferiva che gli agenti avevano effettuato alcuni arresti e chiesto alle persone di evitare il centro.

Dopo la sparatoria, la polizia ha chiesto a chiunque abbia assistito o abbia un video di contattare gli investigatori.

La polizia di Portland ha twittato che una manifestazione politica stava “percorrendo tutto il centro di Portland” e che “ci sono stati alcuni casi di violenza tra manifestanti e contro-manifestanti. Gli ufficiali sono intervenuti e in alcuni casi hanno effettuato arresti”.

OregonLive ha riportato “scontri” e “momenti di tensione” tra i gruppi, sebbene la polizia non abbia detto se la sparatoria fosse collegata alle manifestazioni. 

Dopo l’uccisione di Floyd, il movimento Black Lives Matter in questi giorni ha di nuovo riempito le piazze di diverse città negli Stati Uniti in seguito al grave ferimento del 29enne Jacob Blake, colpito dalla polizia a Kenosha, in Wisconsin, e ora paralizzato dalla vita in giù. (fonte ANSA)

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