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Possibili legami tra pirati somali e mafia italiana: indaga la Ue

di Maria Elena Perrero |20 Giugno 2012 16:10

NAIROBI – L'inviato speciale dell'Unione europea per il Corno d'Africa, Alexander Rondos, ha rivelato che una commissione di esperti sta indagando su possibili legami esistenti tra le organizzazioni criminali italiane e i pirati somali.

L'indagine è partita dal libro di Michel Koutouzis, consulente Onu, "Criminalità, traffici e reti" in cui si spiega che "camorra, Ndranghetta e Sacra Corona Unita forniscono ai signori della guerra armi dai Balcani in cambio del permesso di smaltire rifiuti tossici al largo della costa somala".

Secondo il criminologo greco, autore del libro, "tonnellate di rifiuti vengono scaricati ogni anno al largo delle coste di Somalia, Sudan ed Eritrea sotto il naso delle innumerevoli navi da guerra che controllano il trasporto via mare nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden".

Un traffico illegale incrociato di armi e rifiuti tossici che produce "centinaia di milioni di euro l'anno", soldi che sono poi riciclati attraverso l'industria del turismo in Kenya e in Tanzania.

"Dobbiamo scoprire chi è che finanzia i pirati somali nel sistema della criminalità organizzata globale. Le indagini sono in corso", ha detto Rondos.

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