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Pranzo per tre a 17 dollari: il ministro Usa fa infuriare i cinesi

di Maria Elena Perrero |27 Ottobre 2022 19:31

PECHINO – Un pranzo per tre persone al costo di 17 dollari e 50 centesimi ha fatto esplodere un caso tra Cina e Stati Uniti. Perché a fare il pranzo è stato il ministro del Tesoro americano, Jacob Lew, insieme a due funzionari dell’ambasciata. Un bel colpo rispetto ai banchetti dei gerarchi della Repubblica Popolare. E subito si è parlato di un messaggio contro la sottovalutazione dello yuan, che agevola, secondo Washington, le esportazioni di Pechino.

Dopo il primo incontro con la nuova coppia del potere cinese, Xi Jinping-Li Keqiang, Lew è andato a mangiare ravioli bolliti, gli jiaozi (il piatto meno caro della cucina pechinese) in un ristorante vicino all’ambasciata Usa, il Bao Yuan Dumpling House. 

Guarda caso nel ristorante c’erano anche i fotoreporter dell’Associated Press e della Reuters. E il conto da 109 yuan (l’equivalente di 13 euro circa) è finito in rete. Gli internauti si sono indignati: c’è chi ha criticato gli sprechi dei politici cinesi, visto che con meno di venti dollari si può mangiare dignitosamente in tre. Ma soprattutto alcuni hanno visto quel pranzo come un messaggio contro la sottovalutazione dello yuan, che favorisce le esportazioni cinesi.

C’è anche chi ha criticato i funzionari americani: “Ehi, signor ministro americano, non te l’hanno detto che olio usa quel ristorante per tenere il prezzo così basso? Roba riciclata. Hai un bel coraggio a mangiare lì”. E un altro: “Perché hai scelto di spendere così poco? A Washington avete problemi con le note spesa?”.

Quel che è certo è che a Pechino i problemi con gli sfarzi degli anni passati ci sono. Il presidente Xi Jinping ha chiesto a tutti frugalità e risparmio. Via i banchetti tanto amati, “accontentatevi di una zuppa e quattro piatti”. Di ravioli, possibilmente.

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