Precious Brady-Davis, l’attivista LGBTQ trans: “Spero di poter avere un futuro in politica”

Transgender, da maschietto a mamma con una ambizione politica. Precious Brady-Davis, attivista LGBTQ, racconta la sua vita in un libro che Nara Shoenberg riassume per il Chicago Tribune con queste parole: “La transgender di successo che ha vinto sull’affidamento, il fanatismo e il bullismo”.

Precious Brady-Davis, l’attivista LGBTQ trans: “Spero di poter avere un futuro in politica”. Dal bullismo all’impegno

I fatti, prosegue Schoenberg, sono duri: l’attivista transgender Precious Brady-Davis che vive a Chicago, ha iniziato la sua vita in un progetto di edilizia abitativa del Nebraska, è entrata in affidamento quando era solo una bambina e passava di famiglia in famiglia fino a quando, a 5 anni, si è trasferita dal nonno materno. Alla scuola elementare, Brady-Davis, che si sentiva un bambino e si comportava come tale, ha sopportato le prese in giro omofobiche dei compagni di classe.

Nella scuola media le molestie si sono intensificate, con insulti anti-gay e aperta ostilità. Temendo attacchi fisici, Brady-Davis non ha mai usato il bagno della scuola e per evitare di essere picchiata dai compagni di classe, tornava a casa cambiando sempre percorso. Eppure, la storia dell’ascesa di Brady-Davis, prima come attore nel teatro del liceo, poi come drag queen di Chicago, in seguito come dirigente nel settore delle comunicazioni, attivista LGBTQ e madre felicemente sposata di un bambino, trasmette speranza, gioia e determinazione anche nei capitoli più bui. “Ho una resilienza e un ottimismo naturali”, ha detto Brady-Davis durante una recente intervista in uno studio di registrazione di Chicago, dove stava dando gli ultimi ritocchi alla versione audio del suo libro, “I Have Always Been Me”.

L’esperienza nel reality Say Yes to the Dress: Atlanta

“E’ uno dei grandi doni della mia vita: essere ottimista. Vedere un mondo ancora da realizzare”. Brady-Davis, 35 anni, di Hyde Park, è stata la prima futura sposa transgender ad apparire nel reality show “Say Yes to the Dress: Atlanta”. È stata fotografata da Miley Cyrus e insieme al marito, Myles Brady Davis, che è trans di genere maschile, nel 2015 sono stati invitati da Obama a un ricevimento alla Casa Bianca. Attualmente è direttrice delle comunicazioni regionali e madre affettuosa di Zayn, una bambina di 18 mesi.

Il suo libro di memorie, un bestseller di Amazon nella categoria delle biografie delle persone di colore, è stato inserito nelle liste di lettura estive del Chicago Tribune e di The Advocate.

Brady-Davis e il marito, quest’ultimo ha ancora l’utero e ha portato in grembo Zayn, la loro figlia biologica, hanno rilasciato interviste sulla loro gravidanza e rappresentano la prima coppia transgender ad avere il genere corretto su un certificato di nascita dell’Illinois.

“Non avrei mai potuto nemmeno immaginare la vita che ho”, ha ammesso Precious Brady-Davis. A 5 anni è andata a vivere con il nonno materno, un disc jockey di Omaha e promotore di concerti, e la moglie, che considerava sua nonna. I primi anni nella nuova casa sono stati buoni, scrive, ma non c’era sostegno per la sua femminilità e la vita familiare si è deteriorata quando i nonni hanno divorziato. Brady-Davis sapeva di essere una donna fin dalla tenera età e si divertiva a travestirsi e a cantare a squarciagola le canzoni delle dive pop.

L’episodio della chiesa

Nelle chiese conservatrici che la sua famiglia frequentava regolarmente, c’erano voci di disapprovazione e, man mano che cresceva, dei tentativi da parte dei pastori di rendere Brady-Davis più mascolino ed eterosessuale. Ma Brady-Davis desiderava l’amore, la stabilità e lo spettacolo. Quando aveva 16 anni, un addetto all’accoglienza della chiesa si divertiva a darle dei vezzeggiativi e una mattina aveva detto: “Buongiorno, prezioso gioiello”.

“Quel momento mi è rimasto impresso. Ho capito che mi considerava come qualcosa di raro”. All’inizio Brady-Davis ha scherzato sull’esperienza ma diversi anni dopo, quando ha partecipato al primo concorso di drag, il nome le è venuto in mente. Aveva avuto difficoltà a trovare un nome da drag, e poi, all’ultimo minuto, è stato istintivo: Precious Jewel, prezioso gioiello. Brady-Davis era arrivata a Chicago per frequentare il Columbia College e iniziato a farsi un nome nella scena drag locale. Nel suo primo lavoro post-universitario, presso il centro comunitario LGBTQ, ha fatto da mentore ad adolescenti transgender, molti dei quali senzatetto e in difficoltà.

Il ricordo dell’adolescente transgender

Brady-Davis, che ha iniziato il lavoro mentre era ancora pubblicamente identificato come maschio, ricorda un adolescente transgender in particolare: aveva 16 anni, con i capelli lunghi che muoveva avanti e indietro con eleganza. Dopo aver appreso che la ragazza aveva sfidato le aule delle scuole pubbliche di Chicago come donna, Brady-Davis era tornata alla scrivania e detto ad alta voce:” Vorrei poter essere seduta qui come Precious”.

“Perché non puoi?” ha aveva risposto una collega. “Sono tornata il giorno successivo e ho iniziato la mia transizione. “Sono stati quei giovani che mi hanno dato forza, quei giovani del centro davvero resilienti”.

A volte, ha detto Precious, si sente come se avesse già avuto modo di fare tutto ciò che voleva :“Andare alla Casa Bianca. Chi può incontrare il presidente degli Stati Uniti? Da dove vengo, come bambina in affido, questo non succede”.

Ma ciò non significa che abbia smesso di sognare. “Vorrei usare la mia voce su un palcoscenico più grande, per poter realizzare un grande cambiamento”. Chicago “E’ la città che amo, dove sono cresciuta e penso di poter avere un futuro nella politica”.

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