Prete sbaglia la formula del battesimo: 20 anni di sacramenti annullati, tutti da rifare

Per 20 anni Padre Andres Arango ha battezzato i bimbi della parrocchia con una formula errata. Ora migliaia di sacramenti rischiano di essere invalidati. L’incredibile storia arriva da oltre oceano, dalla parrocchia di San Gregorio a Phoenix. 

Qui Padre Andres Arango è arrivato ad aprile 2017, ma è dal settembre 2005 che presta servizio nella diocesi di Phoenix. 

Battesimi tutti da rifare, la formula sbagliata

Ma possibile che tutti i battesimi siano da rifare? A spiegare cosa ci fosse di sbagliato nella formula è il vescovo Thomas J. Olmsted secondo il quale padre Arango è scivolato su un plurale maiestatis. 

“Ti battezziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”: queste le parole usate dal parroco da circa 20 anni. Ma la formula tradizionale è la seguente: “Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Tanto basterebbe a invalidare tutti i sacramenti. 

“Non avrebbe dovuto usare il Noi- ha spiegato il vescovo – perché non è la comunità che battezza una persona, ma è Cristo, e Lui solo, che presiede a tutti i sacramenti, e quindi è Cristo Gesù che battezza”

Padre Arango, le dimissioni

Provato dall’incredibile scandalo, Padre Arango ha quindi annunciato le sue dimissioni con una addolorata lettera ai fedeli:

“Mi rammarico profondamente del mio errore  – ha scritto -e di come questo abbia colpito molte persone. Con l’aiuto dello Spirito Santo – ha scritto – e in comunione con la diocesi di Phoenix, dedicherò le mie energie e il mio ministero a tempo pieno per aiutare a rimediare a questo e a curare le persone colpite”. 

Prima di arrivare in Arizona, il prete ha officiato anche in California e in Brasile. Ora sono già scattate le ricerche per rintracciare tutte le persone coinvolte e la faccenda è piuttosto seria: sul sito della diocesi, infatti, è scritto che dal momento che il battesimo è un sacramento di iniziazione potrebbero essere non validi anche i riti successivi, quindi anche matrimoni, cresime e ordinamenti sacerdotali. 

Non solo, la diocesi raccomanda alle persone il cui battesimo non è valido di non ricevere la Comunione fino a che non sarà riorganizzato un battesimo valido.

 

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