DUBAI – Una principessa di Dubai sarebbe scomparsa da una nave in mare al largo di Goa, in India, dopo avere affidato a un video un messaggio di terrore. Il video è stato postato su Youtube.
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E dopo essere fuggita da Dubai con l’aiuto di un americano, ex spia francese, con un complicato rapporto con le autorità di Dubai.
Si vede una donna giovane e carina, a viso scoperto, i capelli legati dietro la nuca, che dice: “Questo potrebbe essere l’ultimo”. Afferma di essere una dei 30 figli del primo ministro di Dubai, lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, e di una delle sue sei mogli, una aristocratica algerina.
Nessuno finora è stato in grado di verificare l’identità della donna, che dice di avere 33 anni e di essere fuggita da Dubai, dove ha passato anche 3 anni in prigione e in ospedale, drogata dai medici per tenerla calma, perché non vuole accettare le imposizioni paterne e vuole condurre una vita da donna libera. Nel video, che è stato postato il 9 marzo 2018 e ripreso prima dai giornali inglesi Sun e Daily Mail e poi dall’americano New York Post, la donna lancia pesanti accuse al presunto padre:
“Tutto quello che conta per mio padre è la sua reputazione. Pensa solo a se stesso. Noi siamo femmine, non contiamo nulla”.
Sostiene che nel momento in cui le persone avrebbero guardato il video poteva essere “morta o in una situazione molto brutta”.”Non ho la stessa libertà degli altri. La libertà di scelta non è prevista”, dice nel video e aggiunto che non le è permesso di tenere il passaporto e quando esce a Dubai ha un autista già assegnato.
“Sono molto limitata e senza permesso non posso andare in un altro emirato”.
La donna sostiene di essere stata portata di nascosto fuori dal Paese da una spia francese e si trova su uno yacht al largo delle coste dell’India. Dice che spera di ottenere asilo politico negli Stati Uniti, dove ha preso contatto con un avvocato.Sembra che Latifa sia sparita insieme all’americano Herve Jaubert. Ha incaricato il suo avvocato, con sede negli Stati Uniti, di far circolare il video in caso di morte o scomparsa.
Herve Jaubert, ex ufficiale della marina francese, ingegnere navale e agente segreto per i servizi segreti francesi fino al 1993, era fuggito da Dubai nel 2008, dopo una complicata storia di soldi e fallimenti. In uno dei suoi 3 libri parla della sua “Fuga da Dubai”.
Sostiene che nel momento in cui le persone avrebbero guardato il video poteva essere “morta o in una situazione molto brutta”.”Non ho la stessa libertà degli altri. La libertà di scelta non è prevista”, dice nel video e aggiunto che non le è permesso di tenere il passaporto e quando esce a Dubai ha un autista già assegnato.
“Sono molto limitata e senza permesso non posso andare in un altro emirato”.
La donna sostiene di essere stata portata di nascosto fuori dal Paese da una spia francese e si trova su uno yacht al largo delle coste dell’India. Dice che spera di ottenere asilo politico negli Stati Uniti, dove ha preso contatto con un avvocato.Sembra che Latifa sia sparita insieme all’americano Herve Jaubert. Ha incaricato il suo avvocato, con sede negli Stati Uniti, di far circolare il video in caso di morte o scomparsa.
Herve Jaubert, ex ufficiale della marina francese, ingegnere navale e agente segreto per i servizi segreti francesi fino al 1993, era fuggito da Dubai nel 2008, dopo una complicata storia di soldi e fallimenti. In uno dei suoi 3 libri parla della sua “Fuga da Dubai”.
Secondo quanto riferito da NDTV, Latifa ha inviato il suo ultimo messaggio su WhatsApp al rappresentante britannico di Detained a Dubai, Radha Stirling, domenica 4 marzo, da una barca registrata negli Stati Uniti ad almeno 50 miglia dalla costa.
L’organizzazione ha informato tutti i Paesi della scomparsa della coppia.
Latifa ha detto a Stirling:”Radha, ti prego aiutami, fuori ci sono degli uomini”, prima di sostenere che sentiva degli spari.
Stirling ha chiesto a Latifa di registrare gli spari, ma lei non ha risposto.
Il rappresentante britannico ha riferito che la donna è entrata in contatto con Detained di Dubai, il 26 febbraio, sostenendo di essere fuggita da Dubai, dove è stata torturata, per aver aiutato a scappare la sorella maggiore cui ugualmente non era permesso di “fare delle scelte”.
Latifa ha sostenuto che alla sorella erano state negate delle scelte che altre persone danno per scontate, come guidare una macchina o rientrare a una certa ora.
Secondo la polizia del Regno Unito, le informazioni sulla coppia sono state inoltrate alla National Crime Agency e all’Interpol affinché possano indagare.
Sun Online ha contattato il governo di Dubai per un commento sulle affermazioni di Latifa; l’India non ha risposto ufficialmente, ma le agenzie di intelligence hanno confermato a NDTV di essere a conoscenza del caso. “Abbiamo cercato di scoprire cosa c’è di vero, nessuno è sicuro della veridicità, è un problema delicato, prima di avere delle certezze non possiamo commentare”, ha detto un alto funzionario.
Latifa ha detto a Stirling:”Radha, ti prego aiutami, fuori ci sono degli uomini”, prima di sostenere che sentiva degli spari.
Stirling ha chiesto a Latifa di registrare gli spari, ma lei non ha risposto.
Il rappresentante britannico ha riferito che la donna è entrata in contatto con Detained di Dubai, il 26 febbraio, sostenendo di essere fuggita da Dubai, dove è stata torturata, per aver aiutato a scappare la sorella maggiore cui ugualmente non era permesso di “fare delle scelte”.
Latifa ha sostenuto che alla sorella erano state negate delle scelte che altre persone danno per scontate, come guidare una macchina o rientrare a una certa ora.
Secondo la polizia del Regno Unito, le informazioni sulla coppia sono state inoltrate alla National Crime Agency e all’Interpol affinché possano indagare.
Sun Online ha contattato il governo di Dubai per un commento sulle affermazioni di Latifa; l’India non ha risposto ufficialmente, ma le agenzie di intelligence hanno confermato a NDTV di essere a conoscenza del caso. “Abbiamo cercato di scoprire cosa c’è di vero, nessuno è sicuro della veridicità, è un problema delicato, prima di avere delle certezze non possiamo commentare”, ha detto un alto funzionario.