Putin e la famiglia nascosta in una “città sotterranea” in Siberia: lo dice il politologo Solovev

di Caterina Galloni
Pubblicato il 6 Marzo 2022 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA
Putin e la famiglia nascosta in una "città sotterranea" in Siberia: lo dice il politologo Solovev

Putin e la famiglia nascosta in una “città sotterranea” in Siberia: lo dice il politologo Solovev FOTO ANSA

Vladimir Putin avrebbe nascosto i familiari in una “città sotterranea” in Siberia: è quanto sostiene il politologo russo Valery Solovey, 61 anni. Secondo Solovey, il lussuoso bunker hi-tech si trova sui monti Altai ed è stato progettato come rifugio in caso di guerra nucleare. Il Daily Mail riferisce che il docente all’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca (MGIMO), in presenza di alti diplomatici e spie avrebbe precedentemente affermato che Putin soffre di problemi medici nascosti ai cittadini russi. Avrebbe inoltre preso parte a bizzarri quanto segreti rituali sciamanici insieme al ministro della Difesa Sergey Shoigu.

Putin e la tesi di Solovev

A Mosca c’è chi liquida Solovey come un teorico della cospirazione o un imbroglione. Ma di recente a causa di quanto ha affermato sulle condizioni psicofisiche di Putin su un sito di Telegram da lui gestito, è stato interrogato per sette ore dalle autorità russe. Perquisita inoltre la sua abitazione, sono stati sequestrati diversi dispositivi elettronici. Solovey è stato successivamente rilasciato ma il caso non è chiuso.

In un video il docente ha affermato: “Nel fine settimana, la famiglia del presidente Putin è stata trasferita in un bunker speciale costruito in caso di guerra nucleare. Il bunker si trova nella Repubblica dell’Altai. In effetti, non è un bunker, ma un’intera città sotterranea, dotata delle più recenti scienze e tecnologie. Posso sperare che ciò per voi significhi qualcosa? Ovvero il Presidente abbia mandato la sua famiglia in questo bunker?”.

I dubbi su quanto detto da Solovev

Si ritiene che Solovey, che afferma di avere contatti interni al Cremlino, si riferisca a una dacia di montagna costruita circa 10 anni fa, forse dal gigante energetico Gazprom, nel distretto di Ongudaysky della Repubblica dell’Altai, una regione della Siberia al confine con Mongolia, Cina e Kazakistan. C’è chi ha notato molteplici punti di ventilazione nei terreni che circondano il nascondiglio di montagna e una linea ad alta tensione collegata a una sottostazione ultramoderna da 110 kilovolt, sufficienti per alimentare una piccola città.

Durante la costruzione, è stato riferito che nel sito erano presenti numerosi scavatori di tunnel tedeschi. Solovey non ha parlato di quali familiari siano stati trasferiti nel bunker ma in precedenza aveva detto che la ginnasta ritmica vincitrice dell’oro olimpico Alina Kabaeva, 38 anni, è la moglie segreta del leader russo. “E’ la sua vera famiglia e Alina è in grado di influenzare le sue decisioni”, aveva spiegato nel 2021.  

La famiglia di Putin

Putin ha due figlie adulte: Maria Vorontsova, 36 anni, una genetista, e Katerina Tikhonova, 35 anni, una ballerina poi diventata matematica. Sembra che abbia una figlia di nome Luiza Rozova, un’ereditiera di 18 anni nota anche come Elizaveta Krivonogikh, nata da una precedente relazione con la donna delle pulizie –  trasformata in multimilionaria –  Svetlana Krivonogikh, 45 anni, ora co-proprietaria di un’importante banca russa . Voci non confermate e smentite dal Cremlino dicono che abbia anche dei figli con Kabaeva. Secondo Solovey, il presunto trasferimento della famiglia del leader russo nel bunker sarebbe in concomitanza con il “fallimento” del piano strategico di Putin per conquistare l’Ucraina.

Una delle affermazioni più sorprendenti di Solovey è stata che il ministro della Difesa Shoigu, che attualmente ha il controllo delle operazioni militari russe in Ucraina, avrebbe organizzato un rituale rituale sciamanico in Siberia. Con la presenza di Putin, che prevedeva il sacrificio di un lupo nero. Un rito per migliorare la salute del presidente.
Nel settembre 2021, il canale anonimo di Telegram, “General SVR”, collegato a Solovey aveva affermato che “una stoffa bianca era stata imbevuta del sangue del lupo e bruciata.

“Nel fumo nero avrebbero visto volare in cerchio per molto tempo un corvo nero. Per qualche ragione, questo segno è stato spiegato a Putin come un simbolo di grande successo”. Interrogato sulle sue affermazioni secondo cui Putin avrebbe una grave malattia – cosa drasticamente smentita dal Cremlino – Solovey ha detto:”Non uso l’espressione “malato terminale” e non l’ho mai usata. “Uso un eufemismo: condizioni personali di forza maggiore”. In passato il docente aveva ipotizzato che Putin soffrisse del morbo di Parkinson in fase iniziale. E che avesse una malattia segreta potenzialmente mortale. Ma non ha prodotto prove a supporto delle sue affermazioni.