Putin, le sue guardie del corpo raccolgono le sue feci e le sue urine nei viaggi all’estero per riportarle in patria

Le guardie del corpo che proteggono il presidente russo Vladimir Putin durante i viaggi all’estero, raccolgono le feci e le urine del leader per nascondere informazioni sul suo stato di salute. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, gli agenti della Guardia Nazionale della Federazione Russa (UST) sono “responsabili della raccolta degli escrementi” del presidente che mettono in appositi sacchetti conservati all’interno di una valigetta fino al rientro in Russia.

Negli ultimi mesi, soprattutto dall’inizio della guerra in Ucraina, la salute di Putin è stata al centro di molte speculazioni, c’è chi ha ipotizzato che soffra di cancro, demenza e persino del morbo di Parkinson. E questa ultima rivelazione probabilmente è il modo in cui Putin tiene nascosti i suoi potenziali problemi di salute.

Putin in viaggio col suo bagno privato

Secondo due giornalisti investigativi della rivista francese Paris Match, la raccolta delle feci e urine di Vladimir Putin fa parte del lavoro del Servizio federale di protezione, che ha il compito di proteggere a qualunque costo i funzionari statali di spicco.

I giornalisti Regis Gente, che ha scritto due libri sulla Russia, e Mikhail Rubin, che si occupa di attualità russa da oltre dieci anni, affermano che due esempi della raccolta di escrementi di Putin sono stati durante la visita del Presidente in Francia il 29 maggio 2017 e in Arabia Saudita a ottobre 2019.

In entrambi i casi, si dice che durante i viaggi Putin sia andato in un bagno privato o che che fosse accompagnato da diversi agenti. Un’altra teoria è che ovunque si trovi, usi un “vasetto portatile”.

Putin in bagno con 6 guardie del corpo

Un altro esempio può essere quello di dicembre 2019, quando durante un vertice a Parigi, Putin è stato visto andare in bagno con sei guardie del corpo.

Il leader russo, all’epoca 67 anni, è stato filmato mentre lasciava il bagno. Cinque guardie del corpo si erano assicurate che nei paraggi tutto fosse in sicurezza. La sesta guardia del corpo camminava dietro il presidente mentre usciva dal bagno nell’Eliseo di Parigi.

Farida Rustamova, un’ex giornalista della BBC, ha confermato la notizia spiegando su Twitter che una sua fonte, una vecchia conoscenza di Putin, ha affermato che durante i viaggi all’estero, Putin ha un suo bagno personale.

Ha rivelato di essere a conoscenza di un episodio al Kunsthistorisches Museum di Vienna, quando all’attrice Julia Louis Dreyfus è stato detto dallo staff del museo che il presidente Putin era arrivato con il suo bagno privato e un “vasetto portatile”.

Putin, il cancro e la perdita della vista

Poche settimane fa, un agente del Servizio di sicurezza federale russo ha affermato che Putin, 69 anni, non ha “più di due o tre anni di vita e sta perdendo la vista”.

L’agente del FSB ha definito la malattia del presidente russo  una “forma grave di cancro in rapida progressione”. La notizia della malattia terminale del leader russo è emersa da messaggio segreto dell’agente russo al latitante ed ex agente dell’FSB Boris Karpichkov.

Il messaggio sostiene che Putin rifiuta di indossare gli occhiali per timore di mostrare fragilità e attualmente si sta scagliando contro i suoi subordinati con una “furia incontrollata”.

Secondo il canale Telegram General SVR, Putin questo mese avrebbe subito “con successo” un intervento chirurgico per il cancro e si sta riprendendo.

Il laboratorio top secret di Stalin per studiare le feci

La raccolta di informazioni tramite le feci e le urine non è una novità tra i leader mondiali. Nel 2016, un ex agente sovietico ha affermato di aver trovato delle prove che il leader dell’Unione Sovietica Joseph Stalin aveva indagato sulla salute del fondatore della Repubblica popolare cinese Mao Zedong analizzando proprio le feci.

A un giornale russo, Igor Atamanenko aveva detto che negli anni ’40 la polizia segreta di Stalin aveva istituito un laboratorio top secret per studiare le feci delle persone.

Nell’inverno del 1949, durante la visita in Russia di Mao, furono allestiti servizi igienici speciali per la raccolta e lo studio delle feci e urine del leader cinese. Invece di essere collegati alle fogne, i gabinetti portavano a box speciali dove gli escrementi di Mao venivano prelevati per essere analizzati.

“All’epoca i sovietici non avevano il tipo di dispositivi di ascolto che hanno attualmente a disposizione i servizi segreti”, ha spiegato al giornale. “Ecco perché i nostri esperti avevano escogitato dei modi più bizzarri per ottenere informazioni su una persona”. 

 

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