Queen James Bible, “bibbia lgbt”: “Gay non menzionati prima del 1946”

SAN FRANCISCO – Queen James Bible, una Bibbia “gay friendly”, in cui l’omosessualità non è menzionata come peccato. Sembra una provocazione, invece è soltanto la rivisitazione del libro sacro fatto da un sacerdote protestante di San Francisco.

Il reverendo Pearson ha ripescato la Bibbia commissionata da Re Giacomo I nel XVII secolo: la King James Bible è considerata la versione della Bibbia per antonomasia nella Chiesa Anglicana. Il suo obiettivo era dimostrare che nella traduzione utilizzata fino al 1946 non c’era alcun riferimento all’omosessualità. E quindi nessuna condanna esplicita nei confronti dei gay.

Ecco cosa ha detto il reverendo: “Non vi è alcuna menzione o alcun riferimento in nessuna Bibbia prima di questa data; sono state fatte solo interpretazioni”.

E, dopo il 1946, aggiunge, “i riferimenti anti gay nella Bibbia si riducono a solo otto versetti nei quali l’omosessualità viene interpretata come peccato. In questa nuova versione affronta tali controversi passi modificandoli leggermente per una maggiore chiarezza interpretativa”.

Il reverende Pearson ha anche giocato sulle dicerie che riguardano il sovrano che ha commissionato la Bibbia originale. Queen James Bible è infatti un nome sarcastico, che rimanda alla presunta bisessualità di re Giacomo.

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