BUENOS AIRES – Condanne a 50 e 15 anni per gli ex dittatori argentini Rafael Videla e Reynaldo Bignone. I due sono stati condannati al carcere per il piano sistematico di furto dei figli di detenuti ”desaparecidos” durante l’ultima dittatura militare nel paese sudamericano (1976-1983).
Altri tre responsabili della dittatura militare hanno ricevuto condanne fra i 20 e i 40 anni di carcere, accolte con sonori applausi da figli di ”desaparecidos” che hanno recuperato la loro identita’ e da rappresentanti delle Madri e le Nonne della Plaza de Mayo, le associazioni nate appunto per difendere i diritti dei detenuti e delle loro famiglie e dei militanti per i diritti umani.
Videla, capo della prima giunta militare che prese il potere a Buenos Aores dopo il golpe del 24 marzo 1976, è stato condannato a 50 anni per venti casi di bambini sottratti a ”desaparecidos” e consegnati ad altre persone, che hanno cambiato la loro identità. Bignone, ultimo presidente della dittatura (da meta’ del 1982 fino al dicembre del 1983) è stato condannato a 15 anni perché ritenuto colpevole in 15 casi analoghi.