Rayshard Brooks, poliziotto Garrett Rolfe accusato di omicidio Rayshard Brooks, poliziotto Garrett Rolfe accusato di omicidio

Rayshard Brooks ucciso ad Atlanta: poliziotto accusato di omicidio, rischia la pena di morte

NEW YORK – Il poliziotto che ha sparato e ucciso l’afroamericano Rayshard Brooks ad Atlanta è accusato di omicidio e rischia la pena di morte.

Garrett Rolfe, l’agente che ha ucciso Brooks nel parcheggio di uno dei ristoranti della catena Wendy’s, dovrà rispondere di 11 capi di accusa, tra cui quello di omicidio.

Il collega Devon Brosnan invece dovrà rispondere di aggressione aggravata e violazione del giuramento.

Brosnan infatti ha calpestato la spalla di Brooks quando l’uomo era ormai a terra e non l’ha soccorso.

Dopo le proteste per la morte di George Floyd, sono diversi i casi di neri uccisi dalla polizia che arrivano alla cronaca e le autorità prendono provvedimenti contro gli agenti.

Secondo il procuratore distrettuale della contea di Fulton, Paul L. Howard Jr, “Brooks non si è presentato come una minaccia”.

Il giovane è stato colpito due volte alla schiena da Rolfe, che gli ha dato un calcio mentre era a terra per poi dire “l’ho preso”.

Le accuse arrivano nel giorno del quinto anniversario del massacro nella chiesa episcopale di Charleston, dove furono uccisi nove afroamericani.

Nel presentare le accuse, Howard ha evidenziato che Brosnan sta collaborando con le autorità e ha “deciso di testimoniare”.

“Ci ha detto che in un paio di giorni prevede di rilasciare una dichiarazione sulla colpevolezza di Rolfe”, spiega il procuratore.

La famiglia di Brooks avrebbe accolto con plauso all’impegno del poliziotto. 

Chris Stewart, legale della famiglia della vittima, spiega: “Anche nei momenti bui bisogna cercare di vedere la luce”.

E aggiunge: “La cosa positiva di questa situazione è il coraggio dell’agente Brosnan di dire che quello che è accaduto è sbagliato. Sono agenti così che possono cambiare la polizia”.

Il procuratore durante la conferenza stampa per la presentazione delle accuse, ha ribadito che agli agenti di Atlanta è vietato sparare a chi sta scappando.

“La città vieta ai pubblici ufficiali di usare il taser nei confronti di qualcuno che sta scappando”, ha detto.

“Quindi non si può sparare neanche con un’arma da fuoco”, sottolinea il procuratore.

Il caso Brooks ha alimentato le proteste contro il razzismo e l’uso eccessivo della forza da parte delle forze dell’ordine innescate dalla morte di George Floyd.

Milioni di americani invadono da settimane le strade per chiedere la fine della discriminazione, delle ingiustizie e una riforma della polizia. (Fonte: ANSA)

Gestione cookie