Reginald Williams, il Santo del Bronx accusato di aver speso 600mila$ di donazioni in cene di lusso e vacanze Reginald Williams, il Santo del Bronx accusato di aver speso 600mila$ di donazioni in cene di lusso e vacanze

Reginald Williams, il Santo del Bronx accusato di aver speso 600mila$ di donazioni in cene di lusso e vacanze

Reginald Williams, il Santo del Bronx accusato di aver speso 600mila$ di donazioni in cene di lusso e vacanze
Il Santo del Bronx Reginald Williams, in una foto d’archivio

NEW YORK – Per circa trent’anni è stato il padre spirituale del Bronx, il “Santo”, l’uomo che portava in piazza migliaia di persone in nome del prossimo, capace di raccogliere milioni di dollari da destinare ai bisognosi. Ma adesso Reginald Williams, 67 anni, è finito davanti al giudice della corte di Manhattan con l’accusa di aver distolto fondi per uso personale, pagandosi cene di lusso e vacanze per sé e per la moglie. Per i suoi avvocati, il pastore “aveva i titoli” per usare quei soldi.

Williams, per 26 anni capo della Chiesa battista nel sud del Bronx, è apparso dinanzi al giudice assieme ad altre due persone finite sotto inchiesta, Naomi Barrera, 42 anni, alla guida di una no-profit, e Bennie Hadnott, 74, consulente finanziario: secondo l’indagine condotta da vari magistrati, tra cui una procuratrice distrettuale di New York, Renée Jarusinsky, il pastore battista avrebbe sottratto oltre 600 mila dollari a due organizzazioni no-profit di Harlem che si occupano di assistere tossicodipendenti e malati di Aids. Williams era il presidente di entrambe le associazioni.

Quarantamila dollari all’anno venivano dati a Hadnott per spese di consulenza, e di questi il 25 per cento finiva allo stesso Williams attraverso un’altra società. Tra gli episodi contestati figurano anche richieste per il “doppio del rimborso” rispetto a quanto speso durante le missioni. Lo “schema”, secondo gli inquirenti, sarebbe andato avanti per anni senza rischi proprio grazie alla fama di “Uomo Santo” di cui godeva il pastore.

Sul sito della Chiesa battista, nella biografia di Williams si sottolineava la sua “integrità fiscale”, lo “spirito di generosità” e l’obiettivo di “fare tutto il possibile nel rispetto delle regole”. Il suo avvocato ha detto che Il Santo “aveva tutto il diritto di utilizzare quei fondi visto che aveva raccolto negli anni 14 milioni di dollari in donazioni”. Il board della fondazione, ha aggiunto il legale, “aveva deciso di pagarlo per tutti gli anni in cui lo aveva fatto gratis”.

Secondo la procura, se fosse stato così ci sarebbero documenti firmati ad attestare questa decisione. Williams e gli altri due imputati si sono dichiarati non colpevoli. Ora il Grand Jury deciderà se accogliere la loro richiesta di assoluzione o portarli al processo. (Fonte: Agi)

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