I russi si ritirano, in fretta e in disordine. Si ritirano sul fronte est, tanto da mettere a rischio i collegamenti tra gli oblast (province) dell’Ucraina orientale che controllano e il Sud dell’Ucraina che occupano. Si ritirano per decine e decine di chilometri dalle terre che Mosca ha appena finito di proclamare Russia. I russi si ritirano e gli ucraini avanzano. Una ritirata con ingenti perdite non solo di territorio ma anche di uomini e mezzi. L’esercito russo, ritenuto finora possente schiacciasassi bellico, viene ricacciato indietro dalle truppe ucraine. A Mosca, in Russia, perfino sui giornali e in tv, si discute, con rabbia e frustrazione, se sia colpa dei generali. L’Armata di invasione che in tre giorni doveva prendere Kiev si ritira perché stanca, demotivata, mal condotta. La Russia sta, qui e ora, perdendo la guerra d’Ucraina, la guerra che ha voluto la sta perdendo. E allora questa realtà al limite dell’incredibile dà spazio ad una ipotesi, un sospetto, un’ansia, una angoscia.
Ritirata per svuotare uno spazio
I russi si ritirano perché sconfitti ma a questo punto la scelta russa sarebbe di ampliare e affrettare la ritirata. Per creare sul terreno abbandonato uno spazio vuoto, vuoto di truppe russe. Uno spazio che attiri e poi inghiotta truppe ucraine. Uno spazio per l’atomica. Fare spazio sul terreno per un’arma nucleare cosiddetta tattica, cioè capace di devastazione totale in un raggio di 2/3 chilometri e di fall out nucleare per decine di chilometri. Uno spazio in cui far scivolare dentro gli ucraini, uno spazio svuotato di russi e riempito da ucraini in cui far esplodere la Bomba, la prima bomba atomica di corto raggio usata nella storia su terra europea. Nella tragica e drammatica scommessa che la prima possa possa restare l’unica. Questa l’ipotesi, questo il sospetto, queste l’ansia e l’angoscia. Suffragate e sostenute da poco sul terreno ma da molto di quanto Putin ha fatto e detto finora.
Le perdite russe
Secondo valutazioni internazionali (né di fonte ucraina né russa) i morti in divisa russa in Ucraina, i caduti dell’Armata russa ammontano a circa 60 mila. Cui va aggiunto imprecisato numero di feriti. In sette/otto mesi di guerra. In Vietnam in quasi 15 anni di guerra gli Usa ebbero 58 mila soldati morti. Più centinaia di migliaia di feriti. Qualcosa che destabilizzò il paese tutto e che indusse gli Usa a sostanzialmente lasciare il Vietnam. Al momento, nonostante il letterale dissanguarsi in uomini e mezzi, non è lecito sperare in analoga scelta del regime di Mosca. Se dicono il vero su quel che stanno per fare, la scelta è di gettare altre centinaia di miglia di soldati nella fornace. Ma ci vorranno mesi. Altrimenti, questione di giorni o settimane, attenteranno alla pelle dell’umanità tutta cercando di cancellare la sconfitta nel lancio ed esplosione di un ordigno nucleare.