Rod Blagojevich ancora sotto processo: 20 imputazioni. L’accusa: “Voleva vendere il seggio di Obama”

Pubblicato il 11 Maggio 2011 - 01:09 OLTRE 6 MESI FA

Rod Blagojevich

CHICAGO – Già prima dei processi era stato definito il “governatore meno amato d’America”. Ora, per Rod Blagojevich, governatore dell’Illinois fino al 2009, potrebbe arrivare il peggio. L’ex governatore, infatti, è sotto processo a Chicago e su di lui pendono 2o accuse, dalla corruzione alla cospirazione, passando per la frode. Tra tutte, l’accusa più grave è quella di aver tentato di vendere il posto in Senato che fu di Barack Obama al miglior offerente.

Per Blagojevich, quello in corso, è il secondo processo nel giro di due anni. Nella prima occasione, però, è stato riconosciuto colpevole di uno solo dei 24 capi d’accusa, quello di aver reso false dichiarazioni all’Fbi. Immediata la decisione del pm repubblicano: il democratico Blagojoevich andava riprocessato.

Detto, fatto. A mettere nei guai Blagojevich, in particolare, una serie di intercettazioni girate agli investigatori da un funzionario, John Wylma, figura chiave nel passaggio di messaggi tra l’ex Governatore e Rahm Emanuel, capo dello staff di Obama.

Tra le intercettazioni più critiche ci sono le conversazioni tra Blagojevich e il capo del suo staff, John Harris, anche lui arrestato nel 2008. Harris, però, allora scelse il patteggiamento in cambio di uno sconto di pena ed ora è divenuto un teste chiave per le accuse.

Sarebbero 12, in particolare, le conversazioni intercettate in cui l’ex governatore allude alla possibilità di mettere “sul mercato” il seggio in Senato di Obama. L’avvocato di Blagojevich, Aaron Goldstein, tenderà ad impostare la stessa linea difensiva del primo processo. Secondo il legale, quelle di Blagoijevich erano solo “chiacchierate” innocenti, mai trasformatesi in azioni criminose.