Sono di due figli dello zar Romanov Nicola II i resti umani trovati nei boschi di Ekaterinburg, in Russia Sono di due figli dello zar Romanov Nicola II i resti umani trovati nei boschi di Ekaterinburg, in Russia

Romanov, sono di due figli dello zar Nicola II i resti umani trovati nei boschi di Ekaterinburg, in Russia

Le autorità russe hanno confermato. I resti umani ritrovati nei boschi vicino a Ekaterinburg sono di due Romanov, Alexei e Maria, figli dell’ultimo zar dell’Impero russo Nicola II.

La conferma attesa, almeno dai nostalgici, è arrivata. I resti umani ritrovati nel 2017 in un bosco vicino a Ekaterinburg, città russa sugli Urali, appartengono a due Romanov. L’annuncio è arrivato dallo stesso governo russo. 

Lo zar Nicola II, la moglie Alexandra Fiodorovna, i loro cinque figli Tatiana, Olga, Maria, Anastasia e Alexei, il medico di corte e tre servitori vennero fucilati dai bolscevichi la notte del 16 luglio 1918 a Ekaterinburg, dove erano stati deportati per alloggiare nella casa di un mercante in attesa di un processo che non si tenne mai. Maria e Alexei avevano allora rispettivamente 19 e 13 anni.

I corpi di tutte le vittime vennero fatte a pezzi e i resti disseminati nel bosco per paura che diventassero oggetto di omaggi e venerazione.

I pellegrinaggi dei nostalgici

Già dopo alcuni anni i nostalgici della famiglia reale e della Russia imperiale iniziarono la ricerca dei resti e l’ultima dimora dei Romanov divenne meta di pellegrinaggi. Solo dopo la fine dell’Unione sovietica questi viaggi non divennero leciti.

Gli esami per accertare l’identità dei resti sono stati diversi. Gli ultimi sono avvenuti venerdì scorso e hanno confermato che quelle ossa ritrovate nel 2017 appartengono proprio a due dei cinque figli di Nikolaj e Alexandra. 

La canonizzazione

Nel frattempo altri resti sono stati scoperti e sepolti nella cattedrale di San Pietro e Paolo, a San Pietroburgo. Questo mentre nel 2000 la Chiesa ortodossa russa ha canonizzato tutta la famiglia come martire, facendo dei Romanov non solo gli ultimi sovrani dell’Impero russo, ma anche dei santi. (Fonti: Corriere della Sera, La Stampa)

 

 

 

Gestione cookie