Rugby, Lucas Pierazzoli muore a 28 anni dopo uno scontro durante una partita in Argentina

Un colpo alla testa per uno scontro durante una partita di rugby: è morto così, in campo, Lucas Pierazzoli, 28 anni, pilone dell‘Hurling Club, in Argentina.

Lo scontro durante la partita di rugby costato la vita a Lucas Pierazzoli

Pierazzoli stava giocando una partita di Primera B contro il Sitas quando, durante gli ultimi minuti del match, si è scontrato violentemente con un avversario. 

Lucas stava correndo verso la meta con il pallone in mano. Di solito lui, pilone, era a protezione di chi portava la palla ovale, ma in quell’occasione era lui a correre verso il fondo del campo.

La morte e i soccorsi vani

E’ stato però placcato da un avversario, con il quale ha avuto uno scontro di testa. E’ caduto a terra e non si è più rialzato. I medici di entrambe le squadre lo hanno soccorso in campo, invano. 

Lucas Pierazzoli è morto per un arresto cardiaco. A nulla è servito anche l’arrivo dell’ambulanza, 40 minuti dopo. I soccorritori sono riusciti a rianimarlo, ma una volta arrivato all’ospedale Posadas con le vertebre fratturate e il midollo spinale compromesso è morto. 

Il cordoglio della Federazione argentina di rugby

La Federazione argentina di rugby ha diffuso un messaggio di cordoglio: “La Unión Argentina di rugby dice addio con profondo dolore a Lucas Pierazzoli, giocatore dell’Hurling“, ha fatto sapere in una nota. “La nostra istituzione accompagna la famiglia, gli amici e le persone care in questo triste momento. Ricordiamo Lucas allo stesso modo di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo: da amante del rugby che si è divertito tutti i giorni a praticare questo sport, riconosciuto dentro e fuori dal campo di gioco, sia dai suoi compagni di squadra che dai suoi avversari”. 

I precedenti mortali

Quello costato la vita a Lucas Pierazzoli non è il primo incidente mortale nel rugby: nel 2018, in Francia ad Aurillac il centro Louis Fajfrowski è morto a 21 anni in spogliatoio dopo tre arresti cardiaci un’ora e mezza dopo essere stato placcato al torace.

Nello stesso anno un ragazzo di 17 anni estremo dell’under 19 del Billom, Adrien, è morto a letto il giorno dopo essersi sentito male per un placcaggio.

 

 

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