ROMA – Ha percorso oltre 300 chilometri sulle sue zampe, solo per ritrovare la sua padrona, quella che l’aveva accolta, nutrita e curata. E’ la storia di una cagnolina russa che, nonostante le distanze, è riuscita a ritrovare la via di casa. La storia la racconta Cristina Insalaco per La Stampa:
Shavi era un cane randagio che viveva a Rostov-on-Don, nella regione russa di Rostov Oblast, quando scorso inverno è stata investita da un automobilista, che poi si è dato alla fuga. Aveva diverse ferite gravi, due zampe rotte, e rischiava il congelamento, quando è stata salvata da due passanti, che l’hanno portata da un veterinario. Loro hanno subito lanciato un appello online per trovare qualcuno che potesse assistere l’animale durante la riabilitazione. E l’unica a rispondere all’annuncio è stata Nina Baranovskaya, una 26enne del posto, che ha preso la cagnolina con sé. L’ha nutrita, accudita, le ha insegnato a camminare.
L’ha anche addestrata a rispondere ad alcuni comandi base, e ha cercato di farle passare tutte le sue paure, da quella delle auto a quella degli umani. «Ma non potevo tenerla con me per sempre – racconta Baranovskaya -, ho una figlia e altri animali, l’appartamento è troppo piccolo e durante il giorno non sono quasi mai a casa. Così ho contattato alcuni amici che abitano vicino al confine con la regione di Voronezh Oblast, chiedendo loro di prendersene cura». La piccola Shavi ha traslocato nell’altra famiglia, ma dopo pochi giorni è sparita. L’hanno cercata dappertutto mentre il quattrozampe stava percorrendo la strada a ritroso verso la sua proprietaria. E due settimane dopo Nina l’ha ritrovata: era seduta di fronte ai suoi piedi felice e scodinzolante, nonostante i 320 chilometri appena percorsi. «Appena l’ho vista sono scoppiata in lacrime – racconta -. E ho deciso di cercare un appartamento più grande per trasferirmi con la famiglia e la mia amata cagnolina».